Venerdì 20 Dicembre sono state interrotte le trattative sulla ristrutturazione della Direzione Generale. Noi contestiamo il metodo utilizzato che già nella precedente trattativa sul fondo di solidarietà era stato evidenziato come approssimativo e frettoloso; si è così aperto un problema di corrette relazioni sindacali con un metodo ormai non più condivisibile che disattende anche gli impegni precedenti presi dall’Azienda a firma del Direttore Goffi nella lettera alle OO.SS. del 6 Agosto 2013. Se questo è diventato il nuovo modus operandi temiamo per il confronto complessivo che necessariamente si dovrà svolgere preventivamente e relativamente alla ristrutturazione di tutta la Rete Commerciale.
Nel merito quella che era stata presentata come una semplificazione contraddice gli obiettivi dichiarati:
• La soppressione della figura dei coordinatori ha gettato le diverse funzioni nel caos; gravissimo e paradossale è il sopperire alla mancanza di figure specifiche con l’utilizzo di deleghe sulla cui legittimità abbiamo parecchie perplessità anche per le possibili ricadute di rischi sui destinatari;
• L’introduzione della nuova figura di “capo ufficio” è stata fatta senza un effettivo supporto normativo ed eludendo la condivisione con il Sindacato.
Filiali
Nella rilevante ristrutturazione della Direzione Generale si è proceduto in maniera affrettata e disorganica pertanto temiamo ciò che potrebbe avvenire per la ristrutturazione delle filiali nonostante le ripetute rassicurazioni aziendali. Si stanno già decidendo quali filiali chiudere? E quali accorpare? Se non si è voluto normare la nuova figura del capo ufficio cosa accadrà col “nuovo titolare master” e con i vice? Nel frattempo le pressioni commerciali imperversano pure con minacce individuali ingiustificabili; l’organico delle filiali viene continuamente ridotto e non si intravede nessuno degli annunciati benefici della “sburocratizzazione” delle Filiali.
Aumentano in modo spropositato le responsabilità, con risvolti civili e penali, gravando pesantemente sulle spalle dei Lavoratori con scadenze imposte sempre più brucianti. Un esempio per tutti: l’ADEGUATA VERIFICA ANTIRICICLAGGIO sulla quale chiediamo un immediato confronto. I Lavoratori, come sempre, dovranno operare nello scrupoloso rispetto delle regole che non può essere subordinato alle pressanti esigenze operative quotidiane.
Recupero crediti e cessione sofferenze
Nell’area Recupero Crediti era stato avviato un nuovo tipo di organizzazione, con l’intenzione di seguire meglio le posizioni a sofferenza per permettere recuperi più veloci e più consistenti. Attualmente sembrerebbe essere stata prevista la cessione di migliaia di posizioni e la “esternalizzazione” di altre migliaia. Ciò determinerebbe minore occupazione, minor capacità di recupero del credito e minori riprese di valore.
Creazione di Nuova Occupazione Stabile
Riguardo i giovani colleghi a tempo determinato, che lavorano o hanno lavorato con Noi, vi comunichiamo che in data 23 Dicembre 2013 unitariamente le Segreterie Nazionali, Regionali e Aziendali hanno inviato ai Commissari Straordinari e al Direttore Generale una lettera in cui “richiedono la disponibilità di Codesta Azienda a ricercare tutte le possibili soluzioni all’obiettivo posto dalle OO.SS.LL. della creazione di nuova occupazione stabile attraverso opportune stabilizzazioni dei contratti a termine”.
Il Sindacato è perfettamente consapevole della reale situazione Aziendale ed è altrettanto cosciente che i Lavoratori non ne sono responsabili ma vittime. Riteniamo intollerabili atti unilaterali.
Su questi argomenti ci confronteremo con i Lavoratori in Assemblea.
Jesi, lì 13 Gennaio 2014
Le OO.SS. Aziendali Banca Marche
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