Rsa Torino, Piemonte e Valle d’Aosta: Il sindacato della DTM?

By: GabrieleCC BY-NC-SA 2.0

La settimana scorsa in una delle filiali MPS di Torino si è verificato questo episodio: 

mattina di dicembre, filiale piena di clienti (scadenza Imu, Tarsu, F24, ecc.), visita ispettiva in corso, due cassieri operativi allo sportello, un altro cassiere impegnato negli adempimenti di tesoreria/supporto operativo, settore Family impegnato con il “programma Regata”.

In questa situazione – già caotica di per sé – dalla DTM chiedono alla filiale di mandare un collega cassiere alla filiale di Moncalieri (To) per far fronte ad un’emergenza improvvisa.

I cassieri sono impossibilitati a spostarsi perché in filiale ci sono difficoltà operative evidenti, dovute all’eccessivo afflusso di clientela, situazione confermata dalla stessa Titolare.

Nel pomeriggio l’agenzia riceve la visita spontanea di un rappresentante sindacale che riferisce ai colleghi interpellati che non potevano rifiutarsi di spostarsi a Moncalieri, ma che erano obbligati a sottostare alla richiesta della DTM. I colleghi ci hanno riferito che il dialogo tra la filiale e la DTM è avvenuto in toni garbati e per niente perentori (normalmente i volantini si scrivono quando ciò non succede) ed il rifiuto non è stato categorico, ma giustificato dall’obiettiva difficoltà a lasciare la filiale sprovvista di un cassiere per la restante parte della giornata lavorativa in quella specifica giornata di scadenze.

Ciò che stupisce non è tanto la richiesta della DTM, quanto la visita del sindacalista (non interpellato da alcuno in filiale) che ha ricordato ai colleghi “i loro doveri di lavoratori. Immaginiamo lo sgomento dei colleghi nel riscontrare la solerzia con la quale il rappresentante sindacale si sia precipitato in filiale per difendere i diritti del DTM (nell’occasione ricordiamo che il “trasferimento” in altro comune non è atto automatico) senza considerare le condizioni particolari nelle quali si è lavorato nei giorni delle scadenze in tutte le dipendenze.

 

Dal momento che il soggetto in questione, delegato RSA FABI TORINO, non è affatto nuovo a comportamenti per così dire inusuali per chi dovrebbe rappresentare lavoratrici e lavoratori, lo diffidiamo dal rendersi nuovamente protagonista di atteggiamenti simili.

La nostra segreteria continuerà a vigilare affinché le lavoratrici ed i lavoratori NON ricevano “sollecitazioni anomale” ulteriori, qualunque ne sia la fonte.

Torino, 20 dicembre 2013     La Segreteria

 

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