A seguito dello sblocco della vertenza nazionale su Fondo di Solidarietà e Contratto Collettivo sono riprese venerdì scorso 27 dicembre con importanti aggiornamenti, dopo due mesi di stallo, le trattative sindacali nel nostro gruppo.
Ha aperto i lavori del tavolo il Dr. Speziotto, responsabile delle Risorse Umane di Gruppo, che ha offerto una panoramica non troppo incoraggiante della situazione economica attuale e delle prospettive per il 2014. Elemento centrale è e sarà il credito, in termini di costi di erogazione, cresciuti dal 2009 ad oggi da 40 a 150 basis points e la qualità degli impieghi. Questo in relazione ad uno scenario macroeconomico che nel medio periodo prevede elementi di accentuata negatività, elemento questo che porta a prevedere un più alto livello di rettifiche su crediti in relazione anche alla creazione dell’Unione Bancaria Europea da cui ci si aspetta criteri di valutazione delle poste di bilancio maggiormente severi per talune poste. Il Banco Popolare sta cercando di capire come chiuderà l’anno 2013; intanto sappiamo che per il 2014 gli elementi di rilievo sul piano aziendale saranno la fusione del Credito Bergamasco e di Banca Italease nel Banco Popolare, la vendita a terzi di parte dei crediti deteriorati nonché il nuovo modello di rete, già sperimentato nell’Area del Friuli, che per Speziotto sarà un elemento cardine per approcciare il futuro in termini di innovazione.
E’ intervenuto successivamente il Dr. Maurino, responsabile delle Relazioni Sindacali di Gruppo e, riprendendo i concetti di innovazione già espressi da Speziotto, uniti a suo dire alla necessità e alla volontà di essere garantisti all’interno dello scenario in mutamento, ha posto l’accento sull’welfare come elemento di attenzione e compensazione per i sacrifici fatti, nonché sui buoni accordi del 2013 che pongono il solco anche per il 2014.
E’ stata quindi consegnata alle Organizzazioni Sindacali l’informativa circa le tensioni occupazioni per l’anno 2014 che prevedono un totale netto di 470 esuberi, 220 già previsti dal Piano Industriale 2011-2013/2015 e 250 collegati al nuovo modello di rete, nonché la chiusura di 60 filiali nel gruppo. Tali esuberi, da informativa aziendale, potranno essere affrontati primariamente con il ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà e con possibili riduzioni/sospensioni dell’attività di lavoro con l’impiego delle prestazioni ordinarie del Fondo medesimo. Le Organizzazioni sindacali hanno evidenziato come il numero degli esuberi sia meramente contabile, in quanto collegato a mere valutazioni di costo che non si condividono, in quanto il problema del banco popolare non risiede nel costo del personale bensì, come asserito precedentemente, nella qualità del credito. Inoltre non è possibile ragionare di esuberi collegati ad un nuovo modello organizzativo quando esso non è stato ancora oggetto di confronto sindacale completo, nonché quando l’organizzazione del lavoro nelle filiali evidenzia grosse carenze, e non eccedenze di risorse.
L’incontro è proseguito con la consegna di una ulteriore informativa, ancora non esaustiva, circa il nuovo modello distributivo, con aggiornamenti sulla distribuzione delle risorse per ruolo ex ante – ex post, sugli effetti della mobilità territoriale e con un elenco delle filiali che avranno il Vice Responsabile. Tale informativa è stata oggetto di confronto sindacale da cui si è tratto che i dati non sono definitivi, poiché il modello non è stato compiutamente definito, sono enunciati variazioni di mansioni verso ruoli a minore complessità, denunciati dalle Organizzazioni Sindacali come demansionamenti, nonché varie lacune nell’organigramma di filliale a tendere. Da parte aziendale si è evidenziato che i dati non incorporano eventuali ruoli e soluzioni che magari ci saranno, ruoli nuovi collegati ad un nuovo business che presuppone una attenzione per il mondo dell’estero, della qualità del credito e dei presidi del territorio in termini di sviluppo. L’azienda ha inoltre fatto sapere che a Gennaio partirà per il Credito Bergamasco un test per misurare l’impatto del modello sulle procedure attualmente in essere.
E’ stata successivamente consegnata una tabella riepilogativa dell’impegno alle assunzioni del 2013 da parte dell’Azienda dalla quale si evincono nuove assunzioni nel gruppo pari a 151 unità. Nella rete: 2 in banca Aletti, 11 al Creberg, 14 nella Divisione BPL, 43 nella Divisione BPN, 50 nella Divisione BPV, mentre nelle Sedi: 5 in Banca Aletti, 15 in Direzione GBP e 11 in SGS.
E’ stato inoltre firmato un verbale di accordo sui Distacchi, per cui i distacchi collettivi ed i “diritti di rientro”, già oggetto di proroga sino al 31/12/2013, vengono prorogati sino al 31/12/2014, fermo restando l’accoglimento delle domande di rientro presentate nei termini di scadenza previsti dai precedenti accordi in materia.
In materia di Welfare è stato siglato un accordo relativo all’Assistenza Sanitaria Aggiuntiva in cui si conferma l’erogazione di contributi aziendali di assistenza sanitaria pari a Euro 163,38 procapite con le competenze del corrente mese di dicembre 2013 e una medesima erogazione di contributi aziendali di natura previdenziale per i dipendenti non iscritti ad alcuna forma di assistenza sanitaria di Gruppo. Inoltre sempre in tema di Welfare l’azienda ha anticipato che a breve uscirà un pop-up sul portale aziendale per le polizze a favore dei dipendenti, confermate anche per il 2014.
In materia di Part time si conta entro metà gennaio di avere la rendicontazione puntuale su tale istituto. Sono stati riconfermati i part time gestionali presso la Divisione di Verona dove i numeri erano maggiori di quelli previsti nell’accordo sindacale. E’ stato sottoposto dal tavolo sindacale in tema dei rientri, anche in considerazione delle esigenze aziendali di riduzione dei costi.
E’ stato dato un aggiornamento interessante per i lavoratori “Over 55”: con la collaborazione dell’Università di Pavia e Verona è stato elaborato un questionario che a Gennaio verrà sottoposto a questa fascia di lavoratori a cui verrà chiesto di rispondere tramite e-mail e collegamento ad un sito esterno alla banca.
I prossimi incontri sono stati programmati per mercoledì 8 e giovedì 9 gennaio 2014, come al solito vi terremo informati.
Ha aperto i lavori del tavolo il Dr. Speziotto, responsabile delle Risorse Umane di Gruppo, che ha offerto una panoramica non troppo incoraggiante della situazione economica attuale e delle prospettive per il 2014. Elemento centrale è e sarà il credito, in termini di costi di erogazione, cresciuti dal 2009 ad oggi da 40 a 150 basis points e la qualità degli impieghi. Questo in relazione ad uno scenario macroeconomico che nel medio periodo prevede elementi di accentuata negatività, elemento questo che porta a prevedere un più alto livello di rettifiche su crediti in relazione anche alla creazione dell’Unione Bancaria Europea da cui ci si aspetta criteri di valutazione delle poste di bilancio maggiormente severi per talune poste. Il Banco Popolare sta cercando di capire come chiuderà l’anno 2013; intanto sappiamo che per il 2014 gli elementi di rilievo sul piano aziendale saranno la fusione del Credito Bergamasco e di Banca Italease nel Banco Popolare, la vendita a terzi di parte dei crediti deteriorati nonché il nuovo modello di rete, già sperimentato nell’Area del Friuli, che per Speziotto sarà un elemento cardine per approcciare il futuro in termini di innovazione.
E’ intervenuto successivamente il Dr. Maurino, responsabile delle Relazioni Sindacali di Gruppo e, riprendendo i concetti di innovazione già espressi da Speziotto, uniti a suo dire alla necessità e alla volontà di essere garantisti all’interno dello scenario in mutamento, ha posto l’accento sull’welfare come elemento di attenzione e compensazione per i sacrifici fatti, nonché sui buoni accordi del 2013 che pongono il solco anche per il 2014.
E’ stata quindi consegnata alle Organizzazioni Sindacali l’informativa circa le tensioni occupazioni per l’anno 2014 che prevedono un totale netto di 470 esuberi, 220 già previsti dal Piano Industriale 2011-2013/2015 e 250 collegati al nuovo modello di rete, nonché la chiusura di 60 filiali nel gruppo. Tali esuberi, da informativa aziendale, potranno essere affrontati primariamente con il ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà e con possibili riduzioni/sospensioni dell’attività di lavoro con l’impiego delle prestazioni ordinarie del Fondo medesimo. Le Organizzazioni sindacali hanno evidenziato come il numero degli esuberi sia meramente contabile, in quanto collegato a mere valutazioni di costo che non si condividono, in quanto il problema del banco popolare non risiede nel costo del personale bensì, come asserito precedentemente, nella qualità del credito. Inoltre non è possibile ragionare di esuberi collegati ad un nuovo modello organizzativo quando esso non è stato ancora oggetto di confronto sindacale completo, nonché quando l’organizzazione del lavoro nelle filiali evidenzia grosse carenze, e non eccedenze di risorse.
L’incontro è proseguito con la consegna di una ulteriore informativa, ancora non esaustiva, circa il nuovo modello distributivo, con aggiornamenti sulla distribuzione delle risorse per ruolo ex ante – ex post, sugli effetti della mobilità territoriale e con un elenco delle filiali che avranno il Vice Responsabile. Tale informativa è stata oggetto di confronto sindacale da cui si è tratto che i dati non sono definitivi, poiché il modello non è stato compiutamente definito, sono enunciati variazioni di mansioni verso ruoli a minore complessità, denunciati dalle Organizzazioni Sindacali come demansionamenti, nonché varie lacune nell’organigramma di filliale a tendere. Da parte aziendale si è evidenziato che i dati non incorporano eventuali ruoli e soluzioni che magari ci saranno, ruoli nuovi collegati ad un nuovo business che presuppone una attenzione per il mondo dell’estero, della qualità del credito e dei presidi del territorio in termini di sviluppo. L’azienda ha inoltre fatto sapere che a Gennaio partirà per il Credito Bergamasco un test per misurare l’impatto del modello sulle procedure attualmente in essere.
E’ stata successivamente consegnata una tabella riepilogativa dell’impegno alle assunzioni del 2013 da parte dell’Azienda dalla quale si evincono nuove assunzioni nel gruppo pari a 151 unità. Nella rete: 2 in banca Aletti, 11 al Creberg, 14 nella Divisione BPL, 43 nella Divisione BPN, 50 nella Divisione BPV, mentre nelle Sedi: 5 in Banca Aletti, 15 in Direzione GBP e 11 in SGS.
E’ stato inoltre firmato un verbale di accordo sui Distacchi, per cui i distacchi collettivi ed i “diritti di rientro”, già oggetto di proroga sino al 31/12/2013, vengono prorogati sino al 31/12/2014, fermo restando l’accoglimento delle domande di rientro presentate nei termini di scadenza previsti dai precedenti accordi in materia.
In materia di Welfare è stato siglato un accordo relativo all’Assistenza Sanitaria Aggiuntiva in cui si conferma l’erogazione di contributi aziendali di assistenza sanitaria pari a Euro 163,38 procapite con le competenze del corrente mese di dicembre 2013 e una medesima erogazione di contributi aziendali di natura previdenziale per i dipendenti non iscritti ad alcuna forma di assistenza sanitaria di Gruppo. Inoltre sempre in tema di Welfare l’azienda ha anticipato che a breve uscirà un pop-up sul portale aziendale per le polizze a favore dei dipendenti, confermate anche per il 2014.
In materia di Part time si conta entro metà gennaio di avere la rendicontazione puntuale su tale istituto. Sono stati riconfermati i part time gestionali presso la Divisione di Verona dove i numeri erano maggiori di quelli previsti nell’accordo sindacale. E’ stato sottoposto dal tavolo sindacale in tema dei rientri, anche in considerazione delle esigenze aziendali di riduzione dei costi.
E’ stato dato un aggiornamento interessante per i lavoratori “Over 55”: con la collaborazione dell’Università di Pavia e Verona è stato elaborato un questionario che a Gennaio verrà sottoposto a questa fascia di lavoratori a cui verrà chiesto di rispondere tramite e-mail e collegamento ad un sito esterno alla banca.
I prossimi incontri sono stati programmati per mercoledì 8 e giovedì 9 gennaio 2014, come al solito vi terremo informati.
2013.12.31 Lavori in Corso 017
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