E così, a distanza di quasi tre mesi dall’apertura dell’articolo 20 CCNL, le OO.SS (Fisac – Fabi – Fiba – Uilca) e ING Direct Italia hanno siglato un accordo ex Lege 223/91 che ribadisce la volontà da parte della Banca della Zucca di esuberare del personale al fine di rilanciare i conti del salvadanaio arancio.
La procedura in 223, anomala e atipica rispetto al numero di dipendenti coinvolti e alle motivazioni dichiarate dall’azienda, è giunta, pertanto, ad una conclusione con la sottoscrizione dell’accordo siglato il 20 dicembre 2013.
L’intesa raggiunta riveste una valenza simbolica e di principio che crediamo possa essere un punto di partenza per le prossime trattative di settore, nonchè un messaggio chiaro e forte al sistema bancario italiano e in particolare ad ABI che vede nelle banche “on line” un modello di impresa nuovo ed efficiente, un modello da prendere ad esempio rispetto ai tradizionali istituti nazionali, ma evidentemente non esente da tensioni occupazionali e problematiche tipiche delle banche tradizionali.
Alla richiesta iniziale dell’Azienda di 39 esuberi necessari, a detta della stessa, al raggiungimento di un efficientamento organizzativo e alla risoluzione di problemi di bilancio, si è giunti ad un’intesa finale che prevede una nuova base di 29 dipendenti da incentivare all’esodo.
Il pacchetto delle misure volte alla salvaguardia del lavoro ed il pacchetto incentivante, che ricalca con alcune differenze un altro recente accordo in 223 , verrà esteso come proposta a tutti i quasi 700 dipendenti della banca, compresi gli operatori di filiale e call center permettendo di fatto la fungibilità piu’ completa, questo è l’ aspetto che piu’ ci sembra significativo da evidenziare; la trattativa ha avuto come ago della bussola e obbiettivo da perseguire la tutela del posto di lavoro, pertanto l’ottenimento di un buon incentivo richiedibile su base allargata va inteso come strumento funzionale a perseguire tale obbiettivo e non rappresenta un numero da sbandierare fine a se stesso ( per il dettaglio dell’incentivo all’esodo è disponibile l’accordo).
E’ evidente che, di questo percorso complesso è stato compiuto solo il primo passo. Ora occorre attendere l’effettivo raggiungimento del numero necessario di volontari, e vigilare, da parte delle organizzazioni sindacali, circa il percorso di ricollocamento, tutt’altro che semplice e indolore che si dovrà affrontare dopo la riorganizzazione aziendale.
Riteniamo importante evidenziare quanto sia stato determinante, al fine del raggiungimento dell’ Accordo, il comportamento e l’approccio dei giovani lavoratori di ING DIRECT, che in questi mesi hanno continuato con grande dignità e professionalità a portare avanti il proprio lavoro, in un clima di tensioni ed incertezze sia aziendali, sia di categoria; l’aver accettato e compreso le ragioni del blocco delle trattatative sindacali in articolo 20 è stata una dimostrazione di maturità e consapevolezza dei propri diritti e delle proprie aspettative che nè l’ azienda nè probabilmete ABI si aspettavano. I lavoratori e le Organizzazioni sindacali hanno insieme pazientemente (o quasi) atteso l’inizio dell’annunciata e prevista procedura ex 223, favorendo in tal modo il raggiungimento di un Accordo finale.
Ci piace pensare che il giorno il cui le Organizzazioni Sindacali siglano un accordo per la tutela del posto di lavoro in Ing Direct sia il medesimo in cui si annuncia il ritiro della disdetta del CCNL da parte di ABI oltre alla firma dell’Accordo sull’adeguamento del Fondo di Solidarietà (adeguamento Legge Fornero), non come una mera casualità ma come risultato di una battaglia da parte dei lavoratori: attenzione a toglierci i diritti, poi ce li riprendiamo.
RSA Fisac