Per il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil, inoltre, “a maggior ragione è importante essere presenti alla manifestazione del 20 dicembre a Milano contro la disdetta del contratto nazionale dei bancari, operata dall’Abi, e per la riconquista del Fondo di solidarietà e per l’occupazione”. Per Megale, inoltre, “si tratta dell’ennesimo atto provocatorio e controproducente compiuto nel nostro settore questa volta ad opera della Banca Popolare di Vicenza che ha disdettato tutti gli accordi siglati all’interno delle aziende del Gruppo lasciando così oltre 5.000 lavoratrici e lavoratori, dal prossimo 28 febbraio, senza previsioni e garanzie se non quelle di legge e del contratto nazionale, peraltro già disdettato dall’Abi.
Megale aggiunge poi che “continuiamo a considerare questi atti e questi percorsi totalmente controproducenti per la condizione del settore in quanto, non solo colpiscono gravemente la dignità e i diritti di tutta la forza lavoro, tanto più in una banca che si definisce popolare, ma anche perché allontanano la costruzione propositiva delle soluzioni condivise necessarie al rilancio del credito, della buona finanza e dell’economia della nazione, oltre che la produttività dello stesso settore”, conclude.