Prima della famiglia.
Prima di se stessi.
Prima di tutto c’è la demoltiplica.
Dobbiamo tornare, nostro malgrado, sull’argomento delle riunioni mensili di “Regata”. L’ottusità della Dirigenza nel continuare a convocare le riunioni commerciali il primo giorno del mese, in coincidenza delle scadenze, ed in orari improbabili, arrivando talvolta persino alla chiusura anticipata delle filiali è già di per se grave; ancor più gravi sono l’arroganza della direzione di Area Territoriale e DTM nei confronti dei Lavoratori, e le pretese che tutti partecipino a tutte le riunioni dopo l’orario di lavoro, anteponendo gli interessi aziendali a tutto il resto, famiglia compresa. Tutto ciò aggravato da minacce personali (trasferimenti, demansionamenti) e da patetici tentativi di far sentire i Lavoratori colpevoli delle attuali difficoltà della Banca, semplicemente perché non partecipano alle riunioni o perché non rimangono a lavorare senza retribuzione straordinaria oltre l’orario di lavoro. I Manager della Banca devono prendere atto che tali atteggiamenti hanno creato esclusivamente malcontento tra Lavoratori e Clienti. Questo non è il modello vincente. Le politiche del terrore e della meritocrazia misurata nel semplice raggiungimento dei budget non sono strategie premianti. Le Lavoratrici ed i Lavoratori vogliono tornare a vivere in una Banca in cui si lavora serenamente, in cui il Cliente e non il profitto sul Cliente, torni ad essere protagonista; in cui il dipendente sia visto come una risorsa, e non come un costoso mezzo per raggiungere il profitto. Vogliono una Banca alla quale possano sentirsi orgogliosi di appartenere. Una Banca che continua a vivere di ritorni commissionali, commercializzando quasi esclusivamente prodotti finanziari di terzi, trasferendo così la “raccolta” realizzata negli ultimi anni a società esterne, che continua a mortificare i propri dipendenti rinunciando alla loro professionalità non può sperare di tornare a realizzare utili. Se i Dirigenti continueranno a percorrere in maniera miope questa strada saranno gli unici reali responsabili delle sorti della nostra Banca.
Siena, 5 dicembre 2013 Le RSA della Provincia di Siena