Rsa Centro e Sardegna: Codice Etico, una pagina in Bianco (Per la serie “ci vuole un bel coraggio”)

By: andrea lazzarotto – All Rights Reserved

Di seguito alcuni estratti del nuovo Codice Etico pubblicato dalla Banca lo scorso 22 novembre:
“Il Gruppo si impegna a garantire condizioni e ambienti di lavoro sicuri, salubri e soddisfacenti,
in cui i dipendenti sono trattati in modo equo e con rispetto, supportati nello sviluppo
professionale e premiati per le buone prestazioni ottenute”
Ci vuole un bel coraggio a scrivere che la banca deve garantire condizioni e ambienti di lavoro
sicuri e salubri, dopo aver tagliato i servizi di pulizia e reso le filiali dei luoghi insalubri e
frequentati dai topi e dopo aver “intelligentemente” eliminato le guardie in molte agenzie a rischio,
con conseguente, guarda caso, forte recrudescenza di scassi e rapine.
Ci vuole un bel coraggio a parlare di rispetto, e poi effettuare colloqui “motivazionali” nei quali si
minacciano i colleghi di trasferimenti e licenziamenti, minacce alle quali, in alcuni casi, viene dato
anche seguito “a mo’ di esempio” per tutti.
“Non è tollerata alcuna forma di discriminazione e vessazione”
Qui, poi, bisogna davvero essere impavidi. A Roma è stato sistematicamente violato il diritto di
sciopero, attraverso rimozioni con demansionamenti e minacce di tutti i tipi. Tutte le forme di
discriminazione e vessazione sono state attuate, altro che condannate.
“Viene favorito, anche attraverso un confronto con le Organizzazioni Sindacali, un clima di
lavoro positivo, che valorizzi le individualità, i rapporti interpersonali, contribuendo a realizzare
partecipazione, senso d’appartenenza e spirito di squadra.”
Per quanto risulta, negli ultimi mesi nei rapporti interpersonali l’unica cosa che è stata favorita ed
incentivata è stata la delazione e la sistematica distruzione dello spirito di appartenenza.
Per quanto riguarda il confronto con le Organizzazioni Sindacali, ha raggiunto un tale livello di
‘avanzamento’ che ci siamo visti costretti a denunciare l’Azienda!
A questo punto siamo portati a credere che il Direttore Operativo dell’Area Centro e Sardegna non
sia stato ancora messo a conoscenza di quale intende essere la policy aziendale, così come indicato
nel nuovo Codice Etico. Oppure che chiamato a dirigere un settore delicato come quello del DOR
dell’Area Centro e Sardegna, in un’Azienda che sta attraversando il periodo più difficile della
propria storia, stia utilizzando questa occasione non per organizzare in modo ottimale le risorse per
favorire il rilancio della banca, ma per aggiornare il proprio curriculum. Per passare sempre più non
da cattivo, ma da “molto cattivo” come ama autodefinirsi pubblicamente.
Non possiamo infatti credere che esistano in Azienda due diverse anime, una che redige il
Codice Etico, e l’altra che sistematicamente lo distrugge con la pratica quotidiana.
Inoltre rendiamo noto che, in vista dell’Udienza del 9 dicembre prossimo nella quale si
discuterà il ricorso da noi presentato contro la banca per comportamento antisindacale,
intendiamo rendere pubblici tutti gli atti e le dichiarazioni che verranno resi in quella sede
perché riteniamo indispensabile nei confronti di tutti i Lavoratori adottare il criterio della
massima trasparenza.

Roma, 29 novembre 2013                          LE SEGRETERIE

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