Cari colleghi Vi comunichiamo che in data odierna, abbiamo spedito alla Federazione Regionale la piattaforma che nel corso di questo mese abbiamo illustrato ai colleghi di tutte le Bcc del Friuli Venezia Giulia.
La presenza massiccia dei lavoratori alle assemblee, il dibattito avvenuto, la determinazione delle vostre osservazioni a volte anche infuocate ed il voto unanime hanno formalizzato ma soprattutto legittimato, la nuova proposta di rinnovo del contratto scaduto .
Le assemblee, hanno detto no alla scelta scellerata da parte della Federazione di disdetta unilaterale del contratto integrativo che, come detto più volte, è unica in Italia .
Si vuole far passare per lungimiranza dei nostri amministratori, l’idea che i tagli ai nostri diritti, alle tutele ed alle retribuzioni, siano la strada obbligata per salvaguardare i nostri posti di lavoro.
Si vuol far passare l’idea che azzerare il contratto esistente è l’unica strada da seguire.
I valori professati dai nostri presidenti nelle ufficialità e nelle carte dei valori, come dimostrato sono solo slogan; l’attenzione alla persona, solo chiacchere.
Non ci stiamo a questo metodo di concepire il rapporto banca/dipendente e la forza che abbiamo raccolto dalle assemblee con la vostra partecipazione ha già preoccupato molto taluni presidenti che hanno cercato di dire che abbiamo capito male, che non abbiamo capito il senso della loro scelta di azzerare il contratto solo per il nostro bene;
indigna il tentativo di far passare per antico e non più attuale il nostro rifiuto a queste politiche di tagli sui lavoratori, inacettabile la leva psicologica sui giovani che devono sentirsi privilegiati a poter avere uno stipendio “da fame” anziché essere senza lavoro.
Il diritto ad una giusta retribuzione ora è diventato un privilegio? Non è colpa nostra se il sistema Bcc appare in attesa dei miracoli.
Secondo noi il sistema dovrebbe dotarsi di efficaci piani strategici e soluzioni atte ad affrontare la situazione attuale.
Ora ci attendiamo un forte senso di responsabilitá da parte di presidenti, cda e direttori che dovranno decidere se aprire una trattativa in modo costruttivo o in modo conflittuale .
Ci auguriamo che non avvenga la seconda ipotesi poiché in questo caso non sarà battaglia ma una vera e propria guerra.
Piattaforma CIR FVG Fabi-FibaCisl-FisacCgil
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