Gruppo Banco Popolare: Tu chiamale se vuoi.. Distrazioni

By: Paul McRae (Delta Niner) – All Rights Reserved

In altre occasioni ci siamo dovuti occupare del collocamento di prodotti finanziari con particolare riferimento alle modalità di raccolta degli ordini presso la clientela (le famigerate ‘manifestazioni di
interesse’) ed alle pressioni effettuate a vari livelli sul personale per trasformare in prodotti di massa quelli che sono con tutta evidenza prodotti di nicchia.
Con il collocamento di settembre (Gestielle Investment Sicav Cedola Plus) a tutto questo si è aggiunto un nuovo elemento, ovvero la discordanza tra quanto comunicato alle rete sulle caratteristiche del prodotto tramite circolari e normative interne e quanto scritto sul prospetto informativo a disposizione della clientela sul sito del collocatore.
Nella circolare 2013P142 si legge infatti che i proventi saranno annuali (distribuiti il 30 settembre di ogni anno dal 2014 al 2018) e pari a:
– 0,30 € per azione (pari al 6,0% del NAV iniziale) al 1° e 2° anno in caso di performance dell’indice FTSE Mib maggiore del 5%. In caso di performance dell’indice inferiore a tale livello, non è prevista distribuzione cedolare. La performance del FTSE Mib è calcolata nel giorno di stacco dei dividendi dei primi due anni (30/09/2014 e 30/09/2015) rispetto alla data del primo NAV (30/09/2013)
– 0,15 € per azione (pari al 3,0% del NAV iniziale) al 3° e 4° anno – importo deciso dal CDA della Sicav al 5° anno. Il CDA della Sicav potrà deliberare un dividendo più alto in condizioni di mercato favorevoli.
Quindi si direbbe che al verificarsi delle condizioni quei proventi saranno distribuiti con certezza.
Leggendo però a pagina 53 del Prospetto informativo completo si legge:
Se le controparti dello swap non fossero più in grado di soddisfare le loro obbligazioni, il Comparto non riceverà il pagamento degli interessi concordati né la parte promessa dell’andamento positivo
del FTSE MIB Price.
Sembrerebbe quindi che, oltre al rialzo dell’indice FTSE MIB Price Index, si debba verificare un’ulteriore condizione per il pagamento degli interessi al cliente e cioè che la controparte con la
quale sono stati stipulati i contratti Swap sia in condizione di pagare. In caso contrario forse il cliente, nonostante il rialzo dell’indice, potrebbe non ricevere quanto atteso.
Riteniamo che i colleghi avrebbero dovuto esserne informati dalla circolare. Dimenticanza? Distrazione? Oppure meglio non far sapere qualcosa che potrebbe essere di intralcio al
raggiungimento della ‘matrice’?
Quello che sembra certo è che, per parafrasare ancora una famosa canzone, i colleghi vengono spinti a per l’ennesima volta a ‘guidare a fari spenti nella notte’.
COORDINAMENTI GRUPPO BANCO POPOLARE
DIRCREDITO FABI FIBA FISAC SINFUB UGL UILCA

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