Alcuni colleghi, giustamente preoccupati, ci stanno sollecitando a seguire la strada indicata dalla Fabi Marche, ovvero di adire le vie legali con il fine di ottenere, finalmente, il sacrosanto pagamento del Premio di Risultato.
Se la vicenda stesse in questi termini, sembrerebbe questa una soluzione semplice-semplice da percorrere. Ci permettiamo di nutrire più di qualche ragionevole dubbio sia sulla riuscita dell’iniziativa sia, soprattutto, sulla portata degli immediati effetti collaterali.
In questa fase le OO.SS. sono impegnate in una difficile tornata di rinnovo del CCNL. La piattaforma è stata presentata il 28 luglio dello scorso anno.
Per mesi la proposta della controparte è stata quella di trasformare il Premio di Risultato in un Sistema Incentivante: peccato che il primo sia un premio che spetta a tutti i dipendenti, il secondo, solo a coloro che l’Azienda decide di premiare.
Come OO.SS. in questi mesi ci siamo impegnati a riaffermare le basi di un premio per tutti (differenziato per l’inquadramento ricoperto) calcolato oggettivamente in base all’andamento economico della singola BCC. Nelle prossime settimane vedremo se questa nostra previsione sarà patrimonio di tutti con la stipula del rinnovo del CCNL.
Dopo aver riaffermato la natura del Premio in queste settimane siamo impegnati a definirne il quantum: di questo si sta discutendo.
Siamo certi, suffragati dal nostro lavoro di questi mesi, di arrivare ad un risultato che soddisfi le giuste attese dei colleghi. Con gli accordi si pagherà il Premio di Risultato, quindi con il lavoro prodotto dalla trattativa, dalla forza dei lavoratori e dai loro rappresentanti. Non dagli avvocati!
Le scriventi OO.SS. avendo negoziato e stipulato sia lo scorso CCNL, sia l’Integrativo delle BCC della Regione Marche, sono ben consce di quanto questi accordi affermano e dispongono.
Il Contratto integrativo delle Marche è in vigore e prevede il pagamento di un Premio calcolato con le seguenti modalità:
• definizione delle fasce di appartenenza di ogni singola BCC
• calcolo dell’Equivalenza di ogni singola BCC
• il quantum di pagamento viene definito dall’articolo 3 dell’allegato “F” del CCNL scaduto il 31 dicembre 2010. La definizione della quantità avviene con il rinnovo delle prossime settimane.
Per i motivi soprariportati, adire le vie legali, produrrebbe unicamente un’udienza in cui il giudice, lungi dall’entrare nel merito, inviterebbe le parti a definire, di comune accordo, il punto in sospeso.
Dicevamo degli effetti collaterali: far entrare in gioco i legali, in questa fase, sarebbe del tutto controproducente: farebbe perdere tempo e risorse (attivando ricorsi e controricorsi), ingessando, di fatto, l’intero negoziato (Premio incluso).
Restiamo convinti, con il nostro operato e con una corretta informazione, di tutelare i lavoratori, evitando di mandare tutti allo sbaraglio.
La nostra coerenza è affermare il nostro modo di agire e porlo in essere.
Se i fautori della “via giudiziaria” saranno allo stesso modo coerenti con quanto affermano, attendiamo di leggere il conseguente dispositivo di messa in mora delle singole BCC.
Riteniamo che, dopo le “prime grida”, la loro azione non produrrà conseguenze legali di sorta.
I lavoratori delle BCC delle Marche saranno in grado, nelle prossime settimane, di verificare la coerenza di quanto dichiarato da ogni singola
organizzazione.
Vi garantiamo comunque che, qualora necessario, per “iniziative importanti”, siamo sempre pronti!
Ancona, 14.9.2012