
Il sindacato ha richiesto che la manifestata disponibilità al confronto possa continuare anche nel seguito, al fine di poter monitorare costantemente lo stato della Banca e le possibili implicazioni, non potendo tuttavia ravvisare, nell’esposizione dei commissari, elementi di certezza riguardo i possibili esiti della Banca Due Mari, che appaiono pertanto ancora del tutto incerti e dipendenti dalle risultanze definitive della gestione straordinaria.
Il sindacato ha comunque preso atto dell’impegno profuso a recuperare e valorizzare il patrimonio finanziario, culturale ed umano della banca e, auspicando che gli interventi di salvataggio possano privilegiare, se possibile, ipotesi in primis di rimessa in bonis e in seconda istanza, soluzioni che valorizzino comunque il carattere localistico, lasciando ad ipotesi residuali interventi di realtà che sono pure espressione del credito cooperativo, ma non a carattere localistico.
Il sindacato ha altresì chiesto di fare luce sulle responsabilità del dissesto, evitando che gli oneri dello stesso vengano indisciminatamente fatti ricadere su tutti i lavoratori.
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