I Direttivi di Coordinamento della Banca e del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, riuniti a Siena in data 9 ottobre, confermano l’assoluta necessità che l’Azienda riprenda il confronto considerando che la profonda revisione alla quale è stato sottoposto il Piano Industriale rende inevitabile riaprire una trattativa che serva a gestire l’esigenza di un contenimento dei costi senza mettere in discussione i livelli occupazionali e le garanzie contrattuali come invece fanno l’annullamento del Contratto Integrativo e il progetto di esternalizzazione.
La disdetta del Contratto Nazionale di Categoria e del “Fondo di Solidarietà” rendono evidente che la nostra vicenda, pur con le sue specificità e criticità, è situata all’interno di un processo che riguarda l’intero Settore e che vede l’Abi impegnata nel tentativo di smantellamento delle principali garanzie contrattuali, nella messa in discussione del nostro ammortizzatore sociale e nella riduzione della Contrattazione Integrativa a mero strumento di gestione delle crisi aziendali.
Inoltre, la disdetta del Contratto Nazionale, la revisione del Piano Industriale, l’imponente impatto delle nuove misure preannunciate (5.300 esuberi ancora da risolvere, in presenza appunto di un Fondo del quale in questo momento, a causa dell’Abi, non è possibile garantire né l’esistenza, né il livello delle eventuali prestazioni, né le modalità operative) rendono secondo noi necessaria la ripresa di un confronto sindacale unitario – anche in vista dell’importante sciopero nazionale di Categoria del 31 ottobre – che pur partendo da posizioni diverse riguardo ai precedenti progetti del Piano Industriale, ora superato, risponda alle esigenze di contenimento dei costi e del rilancio della Banca e del Gruppo, senza mettere in discussione, lo ribadiamo, i livelli occupazionali e le garanzie contrattuali.
Ovviamente tale possibilità è legata al fatto che l’Azienda chiarisca, in maniera dettagliata, i progetti che riguardano il costo del lavoro e le modalità e gli strumenti attraverso i quali intende gestire il pesante processo di riduzione dell’organico.
La vera forza delle nostre Aziende, come abbiamo sostenuto più volte, è costituita dalla passione e dalla professionalità dei Dipendenti. L’Azienda si convinca che non c’è futuro senza che i Lavoratori si sentano coinvolti, con pari dignità, nei progetti di rilancio del Gruppo.
Siena, 10 ottobre 2013 LA SEGRETERIA FISAC MPS