La Covip ha condotto un’analisi sull’onerosità dei fondi pensione rilevando che maggiore è l’adesione e minore è il costo annuo da corrispondere. Aderire ad uno stesso fondo pensione può costare l’1% annuo per chi è iscritto solo due anni, mentre lo stesso valore crolla al 0,2% se l’adesione è di 35 anni. Il quadro completo tracciato dalla Covip pone in evidenza come i fondi pensione negoziali o di categoria siano gli strumenti meno costosi in assoluto; se si considera che quelli rivolti ai dipendenti danno il vantaggio aggiuntivo di ricevere il contributo datoriale è evidente la loro convenienza rispetto agli strumenti per i lavoratori indipendenti. I fondi pensione aperti si collocano a metà strada tra i negoziali e i piani individuali pensionistici (Pip) cioè le polizze previdenziali, in assoluto le più care: mediamente costano da tre a sette volte un fondo di categoria. I costi sono importanti perché alcune elaborazioni hanno determinato che due strumenti identici per rendimento, contribuzione e durata di adesione – ma con l’1% di oneri di distanza – producono rendite differenti del 20% al termine di 35 anni di adesione.
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