L’incontro con i commissari non fuga i timori. Intanto Banco Desio esce allo scoperto e si dice interessato
Restano preoccupati e lanciano un monito i sindacati Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Dircredito Uilca Uil e Ugl dopo l’ultimo incontro con i commissari Bps. Al centro varie questioni che riguardano il futuro (prossimo) della banca: il dottor Giovanni Boccolini ha espresso ai sindacati soddisfazione per l’interesse verso la banca da parte di ulteriori soggetti senza sbottonarsi di più per questioni di privacy e di normativa Consob (probabile che si tratti di gruppi bancari quotati) confermando l’interesse della cordata “Clitumnus”.Non ci vorrà molto comunque, entro novembre la due diligence sarà conclusa e le offerte verranno vagliate da Bankit. Su questo fronte sono state fornite rassicurazioni da parte degli amministratori straordinari sul no “agli spezzatini”, su garanzie dei livelli occupazionali e su un’ adeguata ripatrimonializzazione della banca, contemplando anche una proposta di soluzione per i circa 20mila soci Scs. “Abbiamo voluto ribadire – spiegano le sigle sindacali – l’assoluta necessità di rispetto delle ragioni degli azionisti Scs che, nella loro quasi totalità, sono anche clienti storici Bps”.
Smentite riguardo la vendita dello sportello di Milano, anche se in vista degli esodi incentivati probabilmente verranno chiusi “un minimo numero di sportelli considerati scarsamente strategici”. I sindacati non nascondono la preoccupazione per il futuro della Bps e per i suoi livelli occupazionali.
Notizia integrale nel Corriere dell’Umbria del 28 settembre