Circola una versione aziendale sui fatti riguardanti la mancata firma da parte della FISAC-CGIL dei piani formativi FBA recentemente presentati dall’azienda Credito Valtellinese S.c.
Non si tratta di pregiudiziale politica, questa la versione aziendale,
ma è questione di merito e di metodo sindacale!
A seguito dell’inaccettabile e provocatorio comportamento da parte di Abi, che ha dato la disdetta unilaterale del CCNL Credito, ci siamo chie-sti: il Credito Valtellinese è per il superamento di corrette relazioni sin-dacali dove elemento centrale è il rispetto degli accordi?
PACTA SUNT SERVANDA oppure NO?
I lavoratori bancari e i loro diritti non possono essere sfogliati a piaci-mento altrui come se fossero una margherita: questo diritto SI, questo diritto NO.
E i lavoratori non sono nemmeno delle bresaole che si possono mangia-re proprio affettandole!
È ora di fare chiarezza! E lo sciopero nazionale di categoria, indetto uni-tariamente da tutte le organizzazioni sindacali, risposta seria e concreta all’arroganza degli atti unilaterali dell’ABI se questi non verranno ritira-ti, serve proprio a questo.
La FISAC-CGIL, sospendendo l’esame sui piani FBA, ha invitato quindi l’azienda a condividere una semplice dichiarazione congiunta dove ve-nisse confermata la valenza del contratto nazionale come strumento di corrette relazioni sindacali, tali da impedire che nella concorrenza tra le aziende del settore il conto siano chiamati a pagarlo sempre e solo i la-voratori.
Non ci sembra di aver chiesto troppo, e la non disponibilità aziendale ci convince sempre più di aver agito nella giusta direzione.
Noi siamo sempre stati e saremo disponibili al dialogo e alla contratta-zione ma il reciproco rispetto tra le parti è elemento imprescindibile!!
Fisac-Cgil Credito Valtellinese
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