Società Nazionale Operatori della Prevenzione: Lettera Ministro Salute

Illustre Sig. Ministro,
le Sue dichiarazioni e l’attività che ha avviato dal momento della Sua nomina dimostrano una particolare attenzione verso i temi della prevenzione, che auspichiamo assicuri anche un riequilibrio dell’impegno del
Ministero della Salute su temi (quali quello della salute e sicurezza sul lavoro) troppo spesso totalmente delegati ad altri dicasteri.
Come Lei ben sa, la prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro, un’alimentazione sana e sicura, la promozione della salute in genere, non sono “lussi”, ma costituiscono una vera necessità per un’attenuazione dei disagi e delle diseguaglianze, nonché un risparmio attuale e futuro: ogni miliardo stanziato in prevenzione ne frutta 3 di risparmi in cura e riabilitazione (The European House-Ambrosetti, 2012).
Tuttavia, l’Italia è fanalino di coda in Europa per investimenti in prevenzione: 0,5% della spesa sanitaria complessiva, contro una media UÈ del 2,9%. Si stima, inoltre, che nel nostro Paese la mancata prevenzione di infortuni e malattie professionali costi circa 45 miliardi (il 3% del PIL).
La prevenzione non deve essere declinata solo sul singolo individuo (convincimento dei singoli su fumo, alimentazione, screening), ma deve essere interpretata soprattutto come lotta alle cause di malattia e
malessere (cause sociali, ambientali e culturali delle principali patologie “prevenibili”), tenendo anche conto degli effetti della crisi, della povertà, dell’invecchiamento, dell’immigrazione e della precarietà sociale sulla salute.

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