La scorsa settimana sono iniziate le assemblee dei Lavoratori della Banca Mps, prima parte del percorso vertenziale – iniziato il giorno 11 settembre conl’assemblea di piazza di Siena ed il presidio effettuato durante i lavori del CdA – deciso dalla Fisac-CGIL per dare ai Lavoratori la possibilità di far sentire la propria voce in un momento in cui tutti gli altri, media, azienda, esponenti dellafinanza, economisti, Commissione Europea, Governo Italiano, presumono di essere gli unici abilitati a parlare del nostro futuro.
Per questo abbiamo deciso un percorso di mobilitazione – il cui prossimo appuntamento è la manifestazione nazionale pubblica di sabato 21 settembre a Siena – all’interno del quale le assemblee costituiscono un momento fondamentale per dare a tutti i Lavoratori la possibilità, pur nella carenza di informazioni ufficiali da parte dell’Azienda, di fare il punto sulla situazione della Banca e di ragionare collettivamente sulle possibili soluzioni negoziali alternative al progetto aziendale di smantellamento integrale ed unilaterale delle garanzie e dei diritti. Da questo punto di vista, la disdetta del Ccnl, formalizzata ieri dall’Abi, parla di una situazione nella quale le banche tentano di uscire dalla crisi mettendo in discussione reddito, livelli occupazionali e procedure contrattuali.
Sono assemblee preoccupate per le notizie che continuano ad arrivare, in maniera frammentaria e parziale, sempre dall’esterno e mai dall’interno di un percorso negoziale strutturato che consenta un confronto sui dati di fatto e sui progetti e non sulle voci, che analizzi i problemi nella loro interezza e complessità e ricerchi soluzioni complessive e possibilmente condivise.
Una situazione di stress che si aggiunge a quella che da tempo tutti i Colleghi vivono quotidianamente – pressioni commerciali, clima intimidatorio, paura per la perdita del posto di lavoro e per il rischio di mobilità territoriale – e che rende la situazione ormai non più sostenibile e fonte di ricadute pesanti sul benessere psicofisico di tutti.
Per questi motivi chiediamo a tutti i Colleghi RLS di attivarsi, a partire dalle normative vigenti, presso le Funzioni Aziendali preposte affinché provvedano alla verifica immediata di tali ricadute apportando i necessari correttivi ai comportamenti ed alle decisioni.
Riteniamo inoltre sia indispensabile dar corso con urgenza alla richiesta di incontro, presentata dalla Fisac all’Azienda ben oltre 4 mesi fa ai sensi dell’art.12 del vigente CCNL.
Un incontro richiesto per discutere delle prospettive strategiche della Banca e che oggi, alla luce degli ultimi sviluppi, diventa non più dilazionabile secondo il buon senso e le previsioni contrattuali.