Non siamo contenti di come stanno andando le cose, perché, sebbene la materia del contendere è chiara e riguarda :
- Il riconoscimento dei livelli giuridici;
- La revisione dell’accordo penalizzante e assurdo che elimina l’indennità di missione tra le sedi di Roma e Napoli e viceversa;
- L’indennità incentivante;
- L’ulteriore a praticarsi per l’introduzione della previdenza complementare;
- Il tavolo di confronto sul precariato;
- Il rafforzamento della sede di Napoli,
- L’adeguamento dell’AGCOM ad altre Autorità, per quanto riguarda la polizza per il rimborso delle spese sanitarie;
- Il rafforzamento- discesa in campo del Segretario Generale- della delegazione trattante, che ha evidenziato delle preoccupanti limitazioni che impongono poi richieste di chiarimento al Segretario Generale ( anche noi abbiamo avuto un colloquio, per chiarimenti informali, di cinque minuti e 24 secondi – 6 minuti e 34 secondi meno 1 minuto e 13 secondi per interruzioni dovute a comunicazioni verbali di segretarie e collaboratori-) ;
non è cambiato un bel niente, anzi negli ultimissimi mesi le cose sono peggiorate vertiginosamente, raggiungendo livelli di insopportabilità mai raggiunti in AGCOM. Non si è disinnescata, nell’interesse di tutti e quindi anche dei lavoratori, una delle cause principali del malcontento: la volontà dell’amministrazione a non corrispondere al personale le stesse condizioni dell’Antitrust ( AGCM nostro specifico riferimento contrattuale) Se consideriamo, ad esempio, la questione relativa alla soppressione dell’indennità di missione tra le due sedi, la situazione che si è venuta a creare è pericolosissima, perché l’amministrazione ed alcune sigle sindacali, si sono adoperate per modificare un accordo vigente senza tenere conto di una delle parti, firmataria dell’accordo precedente ( l’amministrazione aveva già firmato l’accordo al momento in cui questa O.S. si è seduta al tavolo della trattativa). Le conseguenze giuridiche, economiche ed organizzative – a danno esclusivo dei lavoratori- di una tale “ innovazione” sono evidenti ad occhio nudo: i lavoratori inviati in una delle sedi perdono il rimborso dell’evidente e grandissimo disagio, ed inoltre devono recuperare ( se abbiamo capito bene) ogni ritardo dei treni se il viaggio A/R supera le due ore e venti minuti. Ed ancora, il ricorso ad una strategia che esclude sistematicamente questa O.S dalla trattativa sindacale, rappresenta , a nostro avviso, una vera follia, perché fa prevalere gli elementi di scontro in una fase cosi rischiosa della vita dell’AGCOM. E’ stato un errore imperdonabile dell’attuale dirigenza e della delegazione trattante, quello di facilitare -come di fatto ha facilitato- la tendenza a trattare solo con alcuni- nonostante i puntuali richiami di questa O.S. ad attenersi ad un corretta forma di interazioni sindacali-, sperando di cavarne vantaggi immediati, attraverso l’eclatante esclusione sistematica del più grande sindacato italiano. Per ripartire collettivamente da questa situazione deteriorata ed affermare i diritti fondamentali nel rapporto di lavoro ( non deve più succedere che il lavoratore viene informato del risultato solo alla fine). Per evitare di fare guidare la politica del taglio della spesa a chi vede il personale come un costo e non come un patrimonio da tutelare. Per informavi sulle importanti iniziative che questa O.S ha ritenuto opportuno mettere in campo per arginare l’assurdo peggioramento ( stiamo valutando anche l’opportunità di organizzare una conferenza stampa del nostro Segretario Generale Nazionale presso la sede Nazionale della FISAC /CGIL) . Questa O.S ha indetto in videoconferenza Roma / Napoli l’assemblea generale del 20.09.2013 .
RSA FISAC CGIL AGCOM