
Si tratta di 150 grandi banche europee, di cui 16 saranno in Italia, secondo una stima di Fitch. Da UniCredit a Banca Popolare di Sondrio, passando per Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare.
La vigilanza bancaria, finora di competenza esclusiva degli organi nazionali, sarà ora accentrata a livello europeo. Una evoluzione che è vista con favore sia da Banca d’Italia che dall’Abi e dagli istituti del Paese, perché imporrà regole più omogenee tra le banche europee. Inoltre, dovrebbero essere meno probabili crisi come quelle degli istituti di Grecia, Irlanda, Spagna e Cipro, le cui conseguenze negative sono poi ricadute su tutti i Paesi dell’Eurozona.
Il regolamento Ue sulla nuova vigilanza entrerà in vigore dopo l’approvazione del Consiglio Ue. Una formalità, dato che gli Stati hanno già espresso il loro parere favorevole.