Il Tier1 Ratio passa dal 5,62% del 31 dicembre 2012 al 4,29%, il Total Capital Ratio scende dall’8,51% al 6,64%. “L’ammontare delle rettifiche sui crediti si è incrementato di circa 170 mln” si legge in una nota; +15% le attività deteriorate nel semestre.
Bankitalia: due mesi di gestione provvisoria
Bankitalia ha deciso la gestione provvisoria per due mesi di Banca Marche. Ne dà notizia lo stesso istituto di credito in una nota. “La Banca d’Italia, con provvedimento del 27 agosto , ha disposto la sospensione, in via temporanea, degli organi con funzioni di amministrazione e controllo di Banca delle Marche”.
Feliziani e Terrinoni nominati commissari
Con il provvedimento di Bankitalia “sono stati nominati quali commissari di Bm Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni; gli Organi si sono insediati in data 30.8.2013”. Il provvedimento, continua la nota, “è stato assunto anche alla luce dei risultati del primo semestre, pubblicati in data odierna, che si caratterizzano per consistenti rettifiche su crediti poste in essere dalla banca. La procedura di gestione provvisoria, operando sotto la supervisione della Banca d’Italia, avrà quindi il compito di condurre l’attività aziendale secondo criteri di sana e prudente gestione; dovrà inoltre individuare le necessarie iniziative di rafforzamento patrimoniale, al fine di completare l’azione di risanamento già avviata dalla banca”.
Banca Marche: nessun problema agli sportelli
Banca Marche conclude che “la clientela potrà quindi continuare a rivolgersi come di consueto agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività”. La “gestione provvisoria”, rilevano fonti vicine al dossier, è una procedura che sospende, in via temporanea, gli organi dell’azienda (Consiglio di amministrazione e Collegio sindacale) e affida la conduzione dell’azienda stessa a uno o più Commissari, che operano sotto la diretta supervisione della Banca d’Italia.
Bm: con Goffi abbiamo cambiato rotta
Dal 2012 la banca ha intrapreso, su richiesta pressante della Vigilanza della Banca d’Italia, un percorso di cambiamento gestionale, tra l’altro attraverso la nomina del nuovo direttore generale Luciano Goffi. La nuova gestione, proseguono tali fonti, ha adottato un approccio di maggiore prudenza nella concessione dei crediti, accompagnato dalla decisione di avviare, sempre su indicazione della Banca d’Italia, un rafforzamento patrimoniale.
La decisione di porre Bm in gestione provvisoria è stata presa alla luce della revisione al ribasso del valore dei crediti erogati dalla precedente gestione effettuata dalla banca nelle scorse settimane per impulso del presidente Rainer Masera, nominato recentemente, e del Direttore generale Luciano Goffi; la revisione è coerente con le analisi in corso da parte del gruppo di ispettori della Banca d’Italia presente in Bm dal marzo scorso. Queste “rettifiche di valore”, rese note oggi in occasione della presentazione della “semestrale” (situazione alla fine del primo semestre 2013), portano il patrimonio di Banca Marche al di sotto del livello minimo previsto dalla regolamentazione (8 per cento dell’attivo). Per questo, non essendo possibile realizzare in tempi brevi l’aumento di capitale già deliberato si sono determinate le condizioni di assoluta urgenza che sono alla base della gestione provvisoria.
L’obiettivo dei commissari di Bankitalia
I commissari si adopereranno ora a verifìcare e completare il lavoro di chiarezza contabile già svolto, in parallelo alla conclusione ormai prossima dell’ispezione della Banca d’Italia, e a esplorare ogni strada che possa portare rapidamente a un rafforzamento del patrimonio di Bm. La presenza dei Commissari nominati dalla Banca d’Italia non implica alcuna interruzione o limitazione dell’attività della banca; essa servirà anzi a ribadire che la banca funziona regolarmente ed è gestita con criteri sani e prudenti; la loro opera concorrerà, insieme con il rapporto ispettivo della Banca d’Italia, a offrire un quadro chiaro ed esauriente della situazione aziendale in vista delle necessarie iniziative di risanamento.
Lo sciopero: oltre duemila adesioni
Sono state oltre duemila, secondo Fisac Cgil, Fiba Cisl e Dicredito, le adesioni allo sciopero dei dipendenti di Banca Marche, indetto oggi per protestare contro il nuovo piano industriale che prevede un taglio di 700-800 posti di lavoro tra vendita di asset e attivazione del fondo di solidarietà.
Soddisfatte le tre sigle sindacali, per la partecipazione alla giornata di mobilitazione della rete delle filiali nelle varie regioni in cui Bm opera. Nelle sedi delle direzioni generali di Jesi, Macerata e Pesaro molti addetti non si sono recati al lavoro. Ridotta fortemente, oggi, l’operatività della banca.
Cgil e Cisl: no allo “spezzatino”
“Oggi la stragrande maggioranza dei 3.000 lavoratori di Banca Marche ha aderito allo sciopero indetto da alcune organizzazioni sindacali, e hanno così manifestato la contrarietà ad un piano industriale liquidatorio, che non dà prospettive né in termini di occupazione, nè per l’autonomia e il radicamento territoriale della banca”. Così una nota di Marco Manzotti, della segretaria regionale della Cgil Marche e di Stefano Mastrovincenzo, della Cisl. “E’ necessario cambiare il piano, fermare le ipotesi di spezzatino dell’istituto, sostenere la ricapitalizzazione evitando rischi speculativi, attuare una diversa gestione del credito deteriorato, valorizzare le professionalità interne e andare fino in fondo nell’accertamento delle responsabilità della grave situazione finanziaria di Banca Marche”, dicono i due sindacalisti. “Chiediamo alle istituzioni, al mondo delle imprese, all’opinione pubblica di continuare a sostenere i lavoratori e i sindacati impegnati a difendere il futuro di Banca Marche, patrimonio fondamentale per la nostra comunità regionale e non solo”.
Comunicato Stampa Organizzazioni Sindacali