Oggi a Modena (30 luglio) come Segreterie di Gruppo, abbiamo avuto l’incontro con la delegazione di BPER per la verifica degli accordi relativi sia alla costituzione dei Poli decentrati di BPER Services sia alla fusione di Presticinque in Banca di Sassari. Per quanto riguarda la gestione della fusione di Presticinque in Banca di Sassari abbiamo rilevato positivamente che tre lavoratori a tempo determinato sono stati stabilizzati, però abbiamo manifestato perplessità rispetto al fatto che pur essendo confluite nella Divisione Consumer tutte le attività, non si è concretizzata l’assunzione delle ulteriori risorse necessarie che si occupavano di attività funzionali a medesimi processi produttivi. In questo modo sono state disperse professionalità importanti che avrebbero creato valore aggiunto. Di contro chiediamo in ossequio a quale principio di economicità e risparmio è stata attivata una onerosa consulenza collegata ai suddetti processi produttivi. Per quanto riguarda l’evoluzione di BPER Services abbiamo rappresentato all’azienda le problematiche relative alle modalità operative con le quali sono stati gestiti i diversi accentramenti e le attuali criticità presso tutte le strutture territoriali del Consorzio.
A fronte di un progetto valido e condiviso che aveva quali punti fondanti l’unitarietà del processo produttivo e adeguati livelli di responsabilità, presupposti essenziali per garantire nel tempo il mantenimento delle lavorazioni sul territorio, abbiamo assistito ad un inadeguato livello di analisi e programmazione delle attività che ha portato alle disfunzioni da noi denunciate. Riteniamo, infatti, che l’organico destinato alle attività sia inadeguato numericamente per gestire un passaggio epocale di lavorazioni da una struttura all’altra; si è erroneamente ipotizzato che fosse sufficiente adibire alle lavorazioni lo stesso numero di colleghi che il progetto prevede “a regime”, al termine quindi di percorsi formativi e della dotazione di strumenti tecnici e procedurali propedeutici al buon funzionamento del processo e previsti dagli accordi sottoscritti. E’ evidente che le lamentele dei fruitori del servizio a fronte di una tale disorganizzazione siano giustificate, e si corre il rischio di fornire alibi perché il progetto fallisca sul nascere.Il successo del Progetto non può prescindere dall’individuazione chiara e trasparente delle attività, degli iter procedurali, degli interlocutori, dei ruoli e delle responsabilità che devono essere decentrate nei diversi Poli Territoriali nell’ambito di un governo unitario.
Non giova a questo proposito la soppressione dei ruoli di responsabilità nel Polo Sardo e la mancata individuazione di un adeguato livello di responsabilità nel territorio abruzzese per quanto riguarda il middle-office. Abbiamo espresso l’urgente necessità di erogare a tutti i colleghi interessati nei processi di accentramento e di mobilità professionale, oltre all’affiancamento, adeguati corsi tecnici finalizzati ad un piena competenza e consapevolezza del processo produttivo che sono chiamati a realizzare. Inoltre, a titolo esemplificativo, osserviamo che mentre sono state effettuate sette assunzioni nel Polo di Modena, il Polo di Cava dè Tirreni è diminuito di una risorsa per effetto della manovra sul personale; questo in aperto contrasto con lo spirito dell’accordo del 15 settembre che prevede, tra l’altro, il mantenimento di adeguati livelli occupativi finalizzati ad assicurare l’efficienza e l’efficacia di ciascun Polo. Pur apprezzando la positiva valutazione della delegazione aziendale sulla dedizione e le capacità dimostrate dai colleghi, nonché l’impegno assunto dalla stessa sulla realizzazione a breve di adeguati percorsi formativi, esprimiamo la nostra grande insoddisfazione relativamente alle risposte fornite dalla delegazione aziendale sulla situazione rappresentata. Siamo seriamente preoccupati per la situazione che si riverbera negativamente sullo stato di salute dei colleghi, sull’operatività quotidiana e sul servizio alla clientela. Rimarchiamo la necessità di un approccio, da parte aziendale, più attento nella lettura delle difficoltà e rivendichiamo un impegno concreto, efficace e urgente per la tempestiva soluzione dei problemi, chiediamo maggiori risorse indispensabili a superare questa delicata fase transitoria.
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