“Banche, nel Cuneese la maggior esplosione dei crediti in sofferenza”

La situazione degli istituti di credito in Piemonte secondo l’Ires cuneo
Dal 2008 a oggi in Piemonte si sono persi 11.000 posti di lavoro nelle banche, hanno chiuso 150-200 sportelli sul territorio e il rapporto tra gli istituti di credito e le banche è peggiorato. Lo dice la nota congiunturale elaborata dall’Ires Lucia Morosini in collaborazione con la Fisac-Cgil Piemonte.

«L’ammontare complessivo delle somme impiegate nel 2012 in Piemonte – spiega Davide Riccardi della segreteria regionale della Fisac – è stato inferiore di circa 1,3 miliardi rispetto all’ano precedente. La contrazione è stata maggiore nelle province di Alessandria, Biella e Vercelli. In provincia di Cuneo c’è stata la maggiore esplosione dei crediti in sofferenza». Riccardi sottolinea inoltre che le imprese chiedono meno fondi e i finanziamenti servono non per investimenti ma per il circolante, in particolare per il pagamento degli stipendi dei dipendenti.

Le stesse imprese, soprattutto quelle più piccole – osserva Riccardi – lamentano che il credito viene concesso non sulla base della storia imprenditoriale, ma sulla base dei dati contenuti ne pc relativi alla storia creditizia dell’azienda.

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