By: sobiya pushparaj – All Rights ReservedLa recente comunicazione del Gruppo, predisposta per l’invio alla clientela e inserita come allegato alla Circolare di Gruppo n. 1386, nonché i contenuti della circolare stessa, ci spingono a fare alcune riflessioni. Di cosa si parla in questa circolare? Semplice, di un nuovo peggioramento nelle condizioni, in particolare di un allineamento di tutti i conti correnti alla misura minima dello 0.05% trimestrale per la commissione sul fido accordato. Il tema che a noi interessa, ovviamente, non è il peggioramento delle condizioni in sé, non vogliamo entrare in scelte imprenditoriali che non ci competono. Quello che a noi interessano sono le motivazioni che vengono poste alla base di tale scelta. Ancora una volta, infatti, nonostante avessimo già ammonito il Gruppo sull’uso di certi argomenti pretestuosi e inaccettabili per sostenere di fronte alla clientela decisioni poco popolari, si continua a far leva sull’argomento “costi del personale”. Infatti, in una fase di profondi cambiamenti e di continui sacrifici che periodicamente vengono richiesti ai colleghi, ciò che colpisce e offende è la sistematica individuazione nei costi del personale e, in questo caso anche della modulistica (ci piacerebbe sapere quale modulistica, visto che ormai non esiste più perché tutta virtuale…), della causa di un qualunque rincaro nelle condizioni applicate alla clientela. Oggi il 60% del personale del Gruppo Creval, come da stessa ammissione aziendale nel corso dell’ultima trattativa, è al di sotto della media di sistema del costo del personale (circa 40.000 Euro medi pro capite), inoltre nel corso del triennio 2010/2012, nonostante gli aumenti contrattuali intervenuti da giugno 2012, la retribuzione media si è ridotta di circa il 2%. Ben altra situazione per il Top Management del Gruppo Creval che percepisce cifre iperboliche, qui sì ben oltre la media delle banche di pari dimensione, e nonostante un disavanzo “contabile” di 322 milioni di euro!! Nel merito degli emolumenti vogliamo inoltre rammentare, come riportato nel bilancio sociale passato, che nel solo 2012 per i 15 componenti del CDA, le 6 figure apicali e 5 componenti del collegio sindacale gli emolumenti sono stati nel globale pari a € 7.918.353,04. Di fronte ai presupposti di cui sopra, difficilmente confutabili trattandosi di dati oggettivi, gli “estensori” della Circolare n. 1386 dovrebbero riflettere, pensando ai Colleghi che da sempre hanno fatto il loro dovere, e risposto responsabilmente e concretamente a tutte le sollecitazioni del Gruppo, piuttosto che addossare loro responsabilità che non competono. Siamo stanchi di dover leggere circolari, che non tengano in debito conto del quotidiano sacrificio di chi lavora in banca. Le Organizzazioni Sindacali vigileranno attivamente affinché al dipendente non vengano addebitati costi e mancanze che vanno ricercati “altrove”.