
Il 19 Giugno scorso si è tenuto l’incontro conclusivo con la direzione di Banca Sviluppo, assistita da rappresentanti della Federcasse e di Iccrea Holding e relativo al riadeguamento tabellare dei dipendenti della ex-Bcc di Tarsia, ora in Banca Sviluppo, secondo quanto previsto dall’accordo dell’8/5/2012. Nell’incontro sono stati ratificati gli effetti del punto 9) dell’accordo dell’8/5/2012 Bcc di Tarsia, che prevedeva che, al verificarsi di nuove situazioni che comportassero una riduzione del costo del lavoro complessivo derivanti, ad esempio, da richieste di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, venisse conseguentemente riproporzionata la tabella di riduzione dello stipendio dei lavoratori ex Bcc Tarsia, prevista dall’accordo 8/5/2013, ristornando ad integrale beneficio dei lavoratori il risparmio così ottenuto.
Si è trattato una clausola che DIRCREDITO-FABI-FIBA/CISL-FISAC/CGIL hanno fortemente voluto ed ottenuto, con lungimiranza e senso di concretezza, nel Maggio 2012, arrivando alla stipula di un accordo che pur sancendo, nell’assoluto rispetto delle norme di legge e per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, un sacrificio ai lavoratori, al contempo ne limitava gli effetti, senza conseguenze strutturali, individuando ogni misura atta a rendere il più possibile transitorio e recuperabile il disagio derivante.
DIRCREDITO-FABI-FIBA/CISL-FISAC/CGIL hanno dunque operato una scelta di responsabilità, fornendo oggi ai lavoratori un risultato importante e concreto; altri, proprio nel sindacato, fortunatamente soggetti isolati, hanno evitato qualsiasi decisione, dicendo solo ‘no’, lasciando così ad altri l’onere di fare le scelte determinanti per il futuro dei colleghi e promettendo ai lavoratori solo improbabili vertenze, seminando il dubbio e gettando ombre sull’operato di tutte le sigle sindacali (fatta eccezione per una!).
Oggi, alla ‘resa dei conti’, a distanza di oltre un’anno dall’accordo ex-bcc Tarsia, ci chiediamo quali ‘vertenze e cause legali’ siano state avviate a vantaggio dei lavoratori ex bcc Tarsia e cosa queste fantomatiche azioni abbiamo prodotto! È sempre più chiaro che si è trattato solo di demagogia a buon mercato così com’è evidente quanto sia stata giusta la scelta di non dilungare ulteriormente le trattative a tavoli nazionali quando a livello regionale poteva trovarsi, com’è stato, una soluzione equilibrata! Che questa vicenda possa mettere in guardia, per il futuro, da tutti i ‘falsi profeti’ che portano i lavoratori sulle vie dell’irrealismo e dell’inconcludenza. Oggi DIRCREDITO-FABI-FIBA/CISL-FISAC/CGIL possono offrire con soddisfazione un piccolo ma reale risultato ai lavoratori senz’altro migliore di grandi conquiste di sola fantasia.