Verona, a Equitalia arriva la guardia giurata

Dopo mesi di attesa da parte dei dipendenti di Equitalia, finalmente la guardia giurata è arrivata. I lavoratori veronesi avevano iniziato a sollevare il problema in tempi non sospetti, circa un anno fa, quando ancora a Verona non era accaduto nulla di grave. A livello nazionale, soprattutto in occasione delle campagne elettorali, gli attacchi nei confronti di Equitalia si facevano sempre più frequenti. A livello locale capitava spesso che alcuni contribuenti si surriscaldassero dopo aver ricevuto qualche cartella esattoriale poco gradita, e se la prendessero ovviamente con chi avevano di fronte: l’impiegato dello sportello. In febbraio dell’anno scorso un contribuente, dopo aver rivolto epiteti poco eleganti ad alcune dipendenti, se n’era andato, minacciando di tornare con un coltello e sbattendo la porta, fino a danneggiarla. Ma l’episodio più grave è avvenuto la notte tra il 4 e il 5 ottobre: alcuni uomini con il volto coperto da un passamontagna hanno piazzato due blocchi di tre candelotti alla base della vetrata, nel cortile della sede centrale di Equitalia, in via Giolfino. Circa 47 grammi di «polvere nera», questo il nome dell’esplosivo, per ogni candelotto, che hanno fatto andare in frantumi una delle finestre: quello che fino ad allora era un semplice timore si è trasformato in un pericolo concreto. «Lo scorso autunno era stato pubblicato un bando a livello nazionale, suddiviso tra le varie regioni: per Verona a vincerlo è stata la società di vigilanza Civis», spiega Pier Nicola Pisani, rappresentante della Fisac Cgil, nonché addetto di una filiale Equitalia. «La guardia giurata è posizionata fuori dai locali, davanti all’ingresso di via Giolfino, durante l’orario mattutino di apertura, cioé dalle 8,15 circa fino alle 13,15: i dipendenti sono sollevati, perché la figura del vigilantes è una sorta di deterrente nei confronti di potenziali malintenzionati». Nel Veronese Equitalia conta un centinaio di lavoratori: una novantina nella sede centrale e i restanti tra le filiali di Legnago e Bussolengo. «Dopo l’episodio di ottobre nella nostra zona non è più accaduto nulla di così grave, ma proprio in questi giorni si è verificato un fatto preoccupante a Trieste: un ufficiale esattoriale è stato aggredito, mentre stava notificando a un contribuente una comunicazione», prosegue Pisani. «In questo caso è avvenuto tutto al di fuori dei locali di Equitalia, perché queste situazioni si possono verificare ovunque, ma avere un presidio fisso davanti alla sede sicuramente tranquillizza i lavoratori, che possono svolgere più sereni la propria attività». Ben venga dunque la guardia giurata perché, come sostiene il rappresentante della Fisac Cgil, «quando si parla di Equitalia, l’atmosfera purtroppo resta sempre calda».

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