Di fronte ad un 2012 difficile e con risultati poco positivi UBI BANCA applica la regola che a pagare siano solo i lavoratori:
– agli azionisti è stata riconosciuta la stessa cedola 2011;
– agli azionisti più importanti è stato rimborsato cash (644 milioni) il prestito obbligazionario;
– a 14 top managers sono aumentati i compensi.
CON L’ACCORDO SOTTOSCRITTO DALLE ALTRE ORGANIZZAZIONI SINDACALI AI LAVORATORI VIENE APPLICATO MEDIAMENTE UN TAGLIO DEL PREMIO AZIENDALE DI 300 EURO.
Si tratta, probabilmente, del “migliore affare” che il management del Gruppo è stato capace di realizzare: molto distante dai buchi e dalle perdite che lo stesso ha prodotto sul mercato.
UNA TRATTATIVA FARSA
Abbiamo con tenacia sostenuto la necessità che in un gruppo popolare gli stakeholders, specie in un momento di crisi economica, debbano essere trattati in modo equivalente, ma queste proposte non sono state minimamente considerate dalla controparte. Tutto era già deciso! Nessuna volontà di una inversione di tendenza.
I lavoratori e le lavoratrici del gruppo sono coloro che più pagano le ristrutturazioni, la crisi e purtroppo anche i ricorrenti errori del top management.
La Fisac-Cgil ritiene sua responsabilità tutelare i diritti e le aspettative anche economiche dei lavoratori e in settimana decideremo quali iniziative adottare. Il “senso di responsabilità” non può trasformarsi in un acritico assenso alle miopi scelte dei dirigenti appena rieletti; così facendo si rischia di disarmare la categoria e esporre i lavoratori a futuri più gravi accadimenti.
FISAC-CGIL UBI UBISS
9 luglio 2013
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