E’ bene non dimenticare che quando si parla di Mezzogiorno ci si riferisce ad oltre 20.200.000 persone – ovvero al 33% della popolazione italiana -, a circa 8 milioni di famiglie, ad un territorio che conta 25 atenei universitari – meta di studenti da tutto il mondo -, ad imprese in grado di produrre ed esportare sul mercato internazionale prodotti di elevata qualità, nonché ad eccellenze in numerosi campi riconosciute a livello mondiale.
Ma quando si parla di Mezzogiorno, ci si riferisce anche a quella parte dell’Italia alle cui storiche debolezze strutturali non si è saputo (o voluto) rispondere. Gli aspetti più inquietanti della “Questione Meridionale” rappresentano la loro drammaticità soprattutto esaminando i dati sconfortanti sempre uguali da decenni. Significativa è l’evidenza percentuale delle famiglie povere e di chi è in cerca di occupazione sempre mediamente doppia rispetto alla media nazionale. Nella fascia 15 – 34 anni di età lavora meno di un giovane su 3, è questo il dato che rende l’idea di quanto sia necessaria ed urgente un’inversione di rotta alla ricerca di una strategia di uscita che classifichi il Mezzogiorno non come “palla al piede” ma come principale opportunità per l’intero Paese.
Insomma, ancora oggi, a 150 anni dall’unità d’Italia, siamo in presenza di un Mezzogiorno ricco di enormi opportunità e potenzialità eppure imprigionato in logiche di dipendenza e di esclusione che tendono ad accentuare drammaticamente il divario tra regioni ricche e povere nel Paese.
La scelta politica risalente ad alcuni anni fa, di istituire in Fisac un Dipartimento Mezzogiorno è un segnale importante. Il Dipartimento Mezzogiorno è una struttura orizzontale/territoriale e fa riferimento alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Gli obiettivi del Dipartimento sono l’individuazione lo studio e l’approfondimento delle principali problematiche nei territori di riferimento in un costante e dinamico dialogo con gli stessi, dialogo ovviamente aperto ed auspicato anche con i territori al di fuori delle Regioni del Mezzogiorno.
Spetta a tutti noi rendere lo strumento efficace per ricercare, analizzare, selezionare, promuovere programmi ed iniziative al fine di tenere alta l’attenzione sul Mezzogiorno, in particolare per quanto riguarda le connessioni con il mondo delle banche e della finanza. Il tutto in coerenza con le linee rivendicative della CGIL l’unica forza sociale che ha posto con forza la “Questione Meridionale”, riproponendola costantemente nell’agenda politica del Paese.
E’ da queste considerazioni che vogliamo partire per far vivere lo spazio dedicato al Mezzogiorno che inauguriamo sul sito nazionale della Fisac/CGIL.