
La vicenda del Credito Fondiario S.p.A. – Fonspa, di proprietà Morgan Stanley, la dice lunga su come alcune multinazionali agiscono sul territorio italiano. Una banca più che centenaria, perfettamente funzionante, viene messa in condizione di non lavorare dalla proprietà, che la ritiene “non più strategica per le proprie linee di business”, stabilite a New York. Il tutto avviene dopo che Morgan Stanley ha cartolarizzato tutti i crediti della banca, ne ha venduto la prestigiosa sede ad un fondo immobiliare a lei vicino, ricavandone importanti guadagni senza fare veri investimenti. In un momento in cui sale forte la domanda di credito nel Paese, da imprese e famiglie, Morgan Stanley intende cedere la proprietà di Fonspa ad una società che intenderebbe utilizzarla unicamente come servicing, dismettendo le attività propriamente bancarie e mettendo a rischio i posti di lavoro. La Fisac CGIL, unitariamente alle altre OOSS presenti in azienda, Fabi, Fiba Cisl, Sinfub e UGL Credito, sosterrà sino in fondo la tutela dell’occupazione a fianco dei lavoratori, anche promuovendo il pieno coinvolgimento della politica e delle istituzioni in questa vicenda. Le interlocuzioni in atto con il Ministero dell’Economia e con la Regione Lazio vanno in questa direzione, con la richiesta di apertura di un tavolo istituzionale che governi il percorso. In tal senso è in presentazione un’interrogazione parlamentare presso le Commissioni Lavoro e Finanza a firma Miccoli e Causi.
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