Rsa Ferrara: Comunicato alle Lavoratrici e ai Lavoratori

By: Giampaolo MacorigCC BY-NC-ND 2.0

Ci siamo riuniti in data odierna come Rsa di Ferrara per fare una verifica della congruità degli organici dopo gli esodi e gli spostamenti avvenuti in questi ultimi mesi.
Nonostante l’impegno dell’azienda per sopperire alle fuoriuscite recenti, in un semestre caratterizzato da difficoltà aziendali e crisi economica complessiva, riteniamo ugualmente che ci siano alcune criticità che debbano essere affrontate e risolte.
Le criticità nascono sia da fattori legati alle recenti politiche aziendali (esodi, smaltimento delle ferie arretrate, forte ridimensionamento del nucleo di manovra, attuazione delle giornate di solidarietà a seguito dell’accordo sul piano industriale, ritrasferimento di lavorazioni importanti dal back-office al front-office) sia da fattori rivenienti dalla struttura ordinaria delle filiali della nostra DTM in quanto in provincia su 28 filiali ben 9 figurano con un organico di 3 elementi il quale è spesso ridotto a 2 per ferie, corsi e malattie ordinarie.
Chiediamo pertanto che fin da ora si faccia un ulteriore sforzo con richieste all’area di organici supplettivi per affrontare l’emergenza dell’estate.
Ci domandiamo che ne è stato della previsione a suo tempo espressa quale base dell’insediamento Montepaschino, di portare tutte le filiali ad un organico minimo di 4 elementi per consentire un’operatività piena e di qualità.
Fatto salvo che l’azienda ha la facoltà di decidere il modello organizzativo che più le aggrada, riteniamo comunque in forte contraddizione il quasi totale azzerramento del nucleo di manovra con il permanere di agenzie con un organico di 3 elementi alle quali sono state trasferite ulteriori lavorazioni.
Come sindacati inoltre vogliamo sottolineare che in un momento di difficoltà è estremamente importante iniziare a creare i presupposti per la ripresa e il rilancio dell’azienda. Sulla base dei dati dei comuni del ferrarese ci sono sicuramente elementi per migliorare l’insediamento e l’occupazione della nostra banca e cogliere le opportunità degli spazi attualmente presenti.
Anche studi recenti, riportati dal sole 24 ore, evidenziano che la presenza di alcuni punti di eccellenza (università di Ferrara, patrimonio culturale, polo di
ricerca e eco qualità del territorio), sostenuti da iniziative private/pubbliche e disponibilità di credito potrebbero generare ricchezza e occupazione nella nostra provincia. Per poter sviluppare tutte queste possibilità occorre che l’azienda però ricominci ad investire sul territorio e sul personale.
Riteniamo quindi l’atteggiamento attuale di rifiuto di incontri ufficiali con il sindacato un atteggiamento incomprensibile e miope che non valorizza le potenzialità esistenti. Il rapporto col sindacato, anche su comprensibili posizioni diverse, è sempre un valore per il rilancio di qualunque azienda.
Ferrara, 5 luglio 2013

RR.SS.AA.

Dircrediti, Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil
FERRARA

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