La relazione ha evidenziato come la crisi economica stia penalizzando tutto il comparto energetico a causa del crollo della domanda (per esempio, nel solo settore del gas, 3,5% in meno nel 2012 rispetto al 2011 che segue un meno 6,3% dell’anno precedente) e soprattutto i consumatori, specialmente famiglie e piccole imprese, per gli alti importi delle bollette, causati anche dall’alta incidenza degli oneri fiscali e degli oneri generali di sistema che hanno raggiunto il valore di circa un terzo della bolletta elettrica.
La Fisac CGIL ritiene positivo l’impegno espresso dall’Autorità nel rafforzare la difesa del consumatore prima di tutto combattendo le asimmetrie informative che impediscono alla maggioranza dei cittadini di essere pienamente consapevoli delle scelte che si possono fare nel libero mercato per risparmiare sui costi. Per questo è necessario rendere le bollette più chiare di come sono adesso e per far ciò è indispensabile un pieno coinvolgimento delle associazioni dei consumatori e delle piccole imprese.
Anche l’estensione delle tutele sociali (cosiddetto bonus) alle bollette dell’acqua è molto positivo.
Importante anche il tema nuovo dell’accountability cioè del dovere di Aeeg di rendere conto con trasparenza del proprio operato. E’ positivo che siano state previsti incontri ad hoc con i rappresentanti dei consumatori e delle imprese. L’Aeeg deve mantenere salde la propria autonomia e indipendenza che non devono però deviare verso una pericolosa autoreferenzialità.
Nelle scorse settimane la Fisac ha apertamente criticato la recente riorganizzazione interna richiamata nella relazione annuale, perché attuata dopo più di 2 anni di continue modifiche dell’organigramma,e soprattutto per la mancata chiarezza degli obiettivi da perseguire e per uno scarso coinvolgimento del personale nel processo riorganizzativo.
Ciò nonostante, non è mai venuto meno il confronto dialettico e positivo tra le parti.
Ora l’Autorità deve investire di più nella valorizzazione delle risorse interne, nella formazione del personale e nel pieno coinvolgimento dei dipendenti sui temi organizzativi anche per favorire il diffondersi della cultura e delle best practices della regolazione. Solo così si possono affrontare i nuovi compiti affidati all’istituzione, soprattutto la regolazione dei servizi idrici, e le sempre maggiori interdipendenze con gli organismi europei. I lavoratori/trici dell’Aeeg richiedono il massimo sforzo in questa direzione.