Siamo costretti a intervenire nuovamente per fare chiarezza su un clima aziendale che di giorno in giorno si fa sempre più confuso grazie all’ambiguità delle posizioni di volta in volta assunte dall’Azienda e da una parte del sindacato – peraltro non rappresentativa del settore – che sta facendo da megafono distorto di tali posizioni (e ci sarebbe da chiedersi il perché…).
L’unico mandato in realtà è quello che ci avete dato nella vostra Assemblea il cui voto certificato ha dato un risultato di assoluta chiarezza riguardo alla volontà di mantenere il contratto ANIA. I lavoratori e le lavoratrici ben comprendono che il passaggio ad altro contratto significherebbe non solo la più volte ribadita perdita di professionalità e di un diritto acquisito al momento della costruzione dell’area contrattuale ma anche perdite secche e non recuperabili nel tempo: cambio dei turni nelle 48 ore, lavoro su 24 ore, lavoro nelle festività, Natale compreso, perdita di alcune voci della retribuzione, rischio di inquadramenti diversi fra le varie figure del call-center e penalizzanti rispetto agli attuali.
Va infatti ribadito che il passaggio eventuale al contratto TLC non sarebbe sufficiente a soddisfare le richieste aziendali tanto è vero che la proposta aziendale consegnata a TUTTI i sindacati è peggiorativa anche del contratto TLC.
E’ CHIARO CHE IL CAMBIO DI CONTRATTO NON È LA SOLUZIONE ALLA CRISI AZIENDALE!
L’Azienda invece rifiuta il naturale tavolo di trattativa, nonostante la nostra disponibilità più volte ribadita a farci carico dell’attuale difficile momento anche nel segno di eventuali sacrifici economici e normativi che vadano incontro alle attuali esigenze aziendali ma che siano limitati nel tempo e sotto il segno dell’equità: IL NOSTRO PRIMO OBIETTIVO E’ IL MANTENIMENTO DELL’OCCUPAZIONE. Abbiamo concesso ampie aperture su turnistica, lavoro del sabato, possibilità di lavoro festivo, ragionamenti sui buoni pasto, orario spezzato, aumento dell’orario contrattuale dei part-time e un’altra serie di disponibilità sul tema flessibilità.
A fronte di tale piena disponibilità l’Azienda rifiuta il confronto con la controparte naturale (al momento siamo in piena vigenza del contratto ANIA) e pare raccontare su tavoli diversi realtà e soluzioni diverse: SE FOSSE VERA LA SPARATA DEI 30 EURO AVREMMO FIRMATO DA UN PEZZO!
Rifiutiamo totalmente una logica ricattatoria fatta di ipotesi diverse a tavoli diversi, di negazione dei diritti contrattuali, di preavviso nella fissazione dei turni e nella concessione delle ferie e ribadiamo la piena unitarietà dei tre sindacati confederali in tutte le loro articolazioni di settore e di territorio – Segreterie Nazionali comprese – chiedendo l’immediata riconvocazione del nostro tavolo di trattativa sulla base delle nostre recenti e ribadite aperture.
Cordiali saluti
Le Segreterie Territoriali Cagliari
Le Segreterie R.S.A. Nuova Karel S. srl
FIBA/CISL – FISAC/CGIL – UILCA/UIL