Nel business di Engineering ha grande rilievo il rapporto con la Pubblica amministrazione, che ha pesato per il 43% dell’ebitda 2012, oltre 41 milioni. Nel gruppo opera anche Engineering Tributi, attiva nella gestione delle attività legate alle entrate, un business attualmente ‘residuale’ nella distribuzione dei pesi della società. Già nella relazione al bilancio 2012, però, si segnalava “il disimpegno di Equitalia dalla riscossione dei tributi comunali” come uno degli elementi che “avranno impatto significativo” sul gruppo. Engineering – si diceva – “con oltre 1.000 comuni gestiti, continua a crescere come leader del settore, forte dell’acquisizione della prima commessa di outsourcing a livello regionale: un modello a cui
verosimilmente si riferiranno altre aree del Paese”. Un tema sempre caldo, anche se la recente proroga fino a tutto il 2013 del ruolo di Equitalia ha raffreddato le tensioni montate negli ultimi mesi, con i Comuni in allerta per un possibile buco da 13 miliardi.
Engineering fornisce servizi di ricerca dell’evasione (su imposte come Ici e Tarsu) per il Comune di Milano a partire dal 2002 (con più di 100 milioni di euro incassati) e l’avvio e mantenimento del sistema informativo tributi nei Comuni di Roma, Milano, Napoli, Palermo, Genova, Bologna. Commentando l’operazione, Rosario Amodeo ha detto: “Pensiamo che Oep possa contribuire alla continuazione del percorso di crescita intrapreso da Engineering. Questo investimento è un segnale di fiducia nei confronti dell’azienda e del nostro Paese”. Joerg Zirener, partner di Oep, punta invece sulle “opportunità di crescita nel cloud e nei mercati internazionali”.
Il titolo (segui in diretta) – oggi in altalena – quota intorno a 30 euro. L’intervento di Oep ha escluso l’ipotesi di Opa nell’immediato, visto che il pacchetto lo porta proprio a ridosso della soglia per la quale l’Offerta è obbligatoria. Da inizio anno il titolo ha guadagnato quasi il 20% e per gli analisti di Kepler e Banca Imi è da acquistare: il loro prezzo obiettivo è di 39 e 35 euro.