“In tanti certamente conoscono “quel palazzotto” arancione che sta a Pogliola, sulla statale fra Cuneo e Mondovì. E’ la GE Capital Servizi Finanziari, nata negli anni ’90 dall’acquisizione della Filea Leasing da parte della multinazionale General Electric. Il forte sviluppo determinatosi da allora, l’ha trasformata, pur tra alterne fortune dovute alle variazioni del mercato automobilistico e creditizio, in un leader del mercato italiano del leasing auto, impiegando circa 180 dipendenti, per la maggior parte residenti nel Monregalese. Dal gennaio 2011, a seguito del riassetto delle attività della General Electric in Italia, è entrata a far parte del Gruppo bancario Interbanca, con sede a Milano, interamente controllato dalla stessa multinazionale americana”.
“Il cambiamento della proprietà (da una un’industria a una banca) motivato certamente dal poter meglio utilizzare le opportunità del mercato finanziario, avrebbe dovuto trasformare anche i dipendenti in bancari al pari di tutte le altre centinaia di lavoratori del gruppo. Si tratta di un passaggio stabilito dal contratto nazionale delle banche, certamente oneroso ma non inaspettato. Proprio in considerazione della situazione attuale del settore, il sindacato, responsabilmente, ha convenuto di arrivare con gradualità a tale obiettivo. Ma la gradualità si è fermata a … zero e a tutt’ oggi ai dipendenti continua a essere applicato il contratto del commercio. “Vogliamo salvaguardare l’occupazione, il gruppo ci chiede maggiore impegno, c’è la crisi, ritenetevi fortunati ad avere un lavoro”: sono le frasi che abbiamo sentito in tanti luoghi di tutto il Paese e la nostra provincia, ex terra fortunata, non è da meno. E in questo Paese dove le diseguaglianze aumentano, la multinazionale americana è assolutamente coerente continuando a sottopagare i dipendenti di Pogliola, licenziandone in altre società del gruppo, ma distribuendo, in questo si come tutte le banche, fior di premi ai manager. E’ tempo che una parte dei benefici sia condivisa con i dipendenti che in questi anni hanno profuso un impegno costante facendo fronte con grande responsabilità alle sfide che si sono presentate e che si presenteranno. Anche da qui passa la necessaria redistribuzione del reddito nazionale, l’equità sociale, un po’ più di soldi in tasca ai lavoratori: in una parola, il futuro del nostro Paese”.
Le rappresentanze sindacali e le organizzazioni sindacali provinciali del credito Fisac/Cgil e Uilca
Mondovì (Cuneo), 7 giugno 2013
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