Il 24 maggio 2013 è stata avviata la prima Assemblea Organizzati va della Fisac/Cgil del Gruppo Cattolica che ha visto lo svolgersi di 3 Assemblee di base a Milano, Roma e Verona, molto partecipate (54% sul totale degli iscritti del Gruppo, il 64% considerando i soli direzionali), anche in termini di contributo alla discussione sul documento politico proposto da tutte le rappresentanze aziendali.
Analizzata la difficile situazione generale e condivisa la preoccupazione per le ricadute occupazionali della crisi, in patticolare per i giovani, e la prospettiva di una lunga e complessa lotta di difesa delle condizioni economiche e dei diritti dei lavoratori, messi in discussione dalla politica europea di risanamento dei conti pubblici e di recupero di competitività nei confronti delle aree del mondo emergenti, il dibattito si è concentrato sullo stato di salute del settore e del Gruppo in
particolare.
Alla luce dei dati estremamente positivi del bilancio 2012 e delle previsioni per l’anno corrente, che hanno permesso a Cattolica di andare alla distribuzione di un generoso dividendo agli azionisti (con un payoff di oltre il 72% ), le assemblee hanno ritenuto improcrastinabile la definizione di una proposta di piattaforma di rinnovo del contratto integrativo, ormai scaduto da oltre un anno, che possa diventare elemento aggregante di tutte le forze sindacali presenti nel Gruppo, interrompendo in tal modo l’attuale situazione di trattative singole e non fonnalizzate, nell’ottica dell’unitarietà dell’azione sindacale e della partecipazione, nella massima trasparenza, delle lavoratrici e dei lavoratori alle fasi della contrattazione attraverso la verifica democratica.
A tal fine le assemblee di base hanno votato un ordine del giomo che impegna la Segreteria a predisporre immediatamente il documento da proporre alle altre organizzazioni sindacali, indicando quali elementi qualificanti e necessari l’anticipazione del processo di armonizzazione dei trattamenti attualmente in essere nel Gruppo, la revisione ed adeguamento dei vari istituti contrattuali anche in ottica di difesa del potere d’acquisto, ed infine l’inserimento di specifiche garatlzie di
stabilizzazione del lavoro precario e di crescita dell’occupazione nel Gruppo in modo equilibrato
sulle varie piazze.
L’Assemblea Centrale delle delegate e dei delegati democraticamente eletti dagli iscritti fa proprie le istanze emerse nelle Assemblee di base e impegna tutte le articolazioni dell’organizzazione, a partire dalla Segreteria di gruppo, ad un’azione sempre più incisiva che, mantenendo autonomia di proposta e di giudizio, imposti il confronto con l’azienda, pur nella consapevolezza della diversità di ruoli e interessi, e eon le altre organizzazioni sindacali su effettive basi paritarie.
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