Si è tenuta ieri ad Ancona, nei locali del MPS – Baraccola, la periodica riunione dei rappresentanti Sindacali della Regione Marche coi Responsabili dell’Area.
Alla presenza del DOR Casolaro, del coordinatore Fanetti e dei GRU delle Marche, abbiamo per l’ennesima volta reiterato le notevoli difficoltà di lavoro in cui versa la Rete e in special modo la nostra Regione chiedendo urgente e maggiore attenzione per la grave carenza di organici in tutte le Filiali delle Marche.
A giudizio della FISAC/CGIL, infatti, la violenta compressione dei costi sbandierata nel famigerato Accordo del 19 dicembre scorso, attraverso la riduzione di personale, ha ulteriormente aggravato le carenze degli organici in Regione, appesantendo in maniera rischiosa i carichi di lavoro di tutti i lavoratori. Pur in presenza di un calo dell’operatività, dovuto alla pubblicità negativa che ha investito la Banca, non certo per colpa dei dipendenti, la FISAC CGIL continua a ribadire che non possono essere sempre i lavoratori a rischiare il proprio equilibrio psico-fisico con l’esplosione dei ritmi di lavoro e delle pressioni commerciali.
I rappresentanti dell’azienda hanno convenuto che il disagio è reale e che si attiveranno affinché tutte le richieste di trasferimento verso la nostra area vengano al più presto autorizzate (numero di risorse non quantificato e comunque già ritenuto insufficiente).
Il problema è senza dubbio ancor più grave nei riguardi dei colleghi del Nucleo che oltre al numero esiguo, più volte da noi sbandierato ai vertici d’Area e non più normato dal Cia, soffre ora una ulteriore penalizzazione, anche economica, a causa dello stesso Accordo del 19 dicembre che ha cancellato in un colpo solo il Contratto Integrativo Aziendale.
Per cercare di alleviare un minimo i gravi problemi che la cancellazione del CIA ha generato abbiamo sollecitato nuovamente che venga autorizzato almeno lo straordinario per le trasferte più lunghe con tempi di percorrenza significativi.
I rappresentanti dell’azienda hanno risposto che s’impegneranno a stimolare la direzione generale su questo tema.
Abbiamo ovviamente fatto notare che, oltretutto, siamo a ridosso del periodo di ferie e che, grazie ai giorni di solidarietà dovuti, gli organici potrebbero mettere a repentaglio l’apertura di Filiali.
Su questo punto non siamo disposti a transigere assolutamente e vigileremo affinché tutte le norme di sicurezza vengano rispettate alla lettera. oiché l’azienda insiste nella sua politica di taglio dei costi (tutta a carico dei lavoratori) giustificando se stessa con arbitrarie manipolazioni dei dati sul personale, dati che vengono sempre smentiti dalla realtà delle situazioni, noi abbiamo il dovere di far emergere queste contraddizioni… e se una filiale non avrà i requisiti per stare aperta, vorrà dire che dovrà chiudere per mancanza di personale… mentre a Siena si prepara l’esternalizzazione di 1000 colleghi! In linea con questa nostra politica abbiamo protestato per l’apparente difficoltà che alcuni colleghi hanno riscontrato nell’autorizzazione dei contratti part-time.
I rappresentanti dell’azienda hanno specificato che la politica della Banca è quella di accettare tutti i part-time che siano compatibili con le esigenze delle unità di appartenenza dei richiedenti e che alcune richieste sono state respinte soltanto a causa di questioni organizzative. Vigileremo anche su questo tema!
I rappresentanti dell’azienda ci hanno poi avvisato che nella nostra regione c’è ancora un eccesso di utilizzo dello straordinario. I dati presentati sono stati giudicati “a macchia di leopardo”, nei prossimi giorni daremo quindi il via ad un operazione di monitoraggio per comprendere le cause di questo utilizzo dello straordinario per poter più efficacemente affrontare il problema in futuro. È evidente che non possiamo avere un eccesso di straordinario in presenza di esternalizzazioni!
Abbiamo poi fatto notare che le pressioni commerciali già più volte criticate ci sembrano aver raggiunto un livello tale di freddezza e meccanicità, imposta dall’alto, che allontanano i lavoratori dal sentirsi parte attiva e viva di questa Banca, come è sempre storicamente accaduto.
E’ in questo senso di tutta evidenza, per esempio, come la sterminata mole di lavoro svolto nel back-office, comunque vitale, sembra addirittura dimenticato e poco valorizzato nella spasmodica ricerca della sfrenata attività commerciale.
Ai lavoratori non possiamo che sottolineare infine che queste ed altre problematiche erano già state evidenziate dalla FISAC CGIL durante le assemblee per l’ Accordo del 19 dicembre da noi non firmato
Ancona, 23 maggio 2013