Sul portale aziendale nei giorni scorsi è stata pubblicata la news in cui si propone, alle lavoratrici/lavoratori, l’utilizzo del proprio dispositivo personale, che sia cellulare/tablet, per lavorare, che l’azienda definisce come “fidato”, al posto degli ingombranti dispositivi forniti dall’azienda (cit. da portale ) ….
Sul tema queste Organizzazioni Sindacali erano intervenute, quando l’iniziativa era stata adottata per l’area Digital, ponendo una serie di rilievi che riproponiamo:
- Gli strumenti di lavoro devono essere forniti dal datore di lavoro, le norme della legge 81 del 22/5/2017 e dell’art 39 del CCNL anche questa volta non vengono menzionate, L’unico obiettivo è il risparmio dei costi da parte aziendale per la fornitura degli “ingombranti dispositivi”
- Non è vero che si può lavorare da qualsiasi luogo, l’Art. 39 del CCNL e precise regole aziendali sul lavoro agile vietano i luoghi pubblici come luogo di lavoro.
La presentazione sul portale aziendale del BYOD, fa apparire questa modalità di utilizzo dei dispositivi digitali come un grande vantaggio per le/i lavoratrici/tori: mentre il vantaggio è aziendale dal punto di vista del risparmio sui costi di acquisto dei dispositivi, per il collega il risparmio è nello spazio nello zaino….
Inoltre, non si chiarisce minimamente come vengono trattafi i dati personali in relazione alla privacy. Dal nostro punto di vista, l’introduzione del BYOD si raffigura come un nuovo trattamento e questo non può prescindere da un suo esame approfondito in relazione al rischio privacy sottostante.
Nelle istruzioni viene poi detto che non sarà possibile richiedere il porting del proprio numero privato sulla SIM aziendale.
Non si chiarisce cosa succede in caso di perdita del proprio disposifivo personale – se non che non si possa utilizzare un dispositivo ad uso temporaneo o richiedere quello aziendale – e, in merito ai rischi correlati, si rimanda alla policy aziendale.
Inoltre, nulla si dice sul diritto alla disconnessione, poichè difficilmente ci si disconnette dal proprio cellulare, né tantomeno dallo smart watch e quindi si rimane raggiungibili a qualunque ora del giorno e della notte, quando siamo in ferie o altro.
Non sono previsti rimborsi per l’utilizzo e l’usura dei dispositivi personali e/o della sim.
Durante l’emergenza pandemica si era reso indispensabile, in alcuni casi, l’utilizzo di dispositivi personali, ma ora l’emergenza è finita e deve finire anche questa modalità di risparmiare sui costi.
In sintesi, non si può sollecitare lavoratrici/lavoratori ad effeftuare la prestazione lavorafiva senza fornire loro gli adeguafi strumenfi, invitandoli all’ufilizzo del proprio disposifivo personale!!!
Milano, 22 giugno 2023
Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di Gruppo Unicredit
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN