La proposta di lettura di oggi è un interessante articolo tratto da “Il Manifesto” di oggi dal titolo “La pace al primo posto, per Enrico Berlinguer” di Luciana Castellina.
La giornalista nel commentare il libro «Scritti e discorsi di politica internazionale (1972-1984)», di Alexander Höbel, fa emergere degli argomenti sui quali è necessario, e attuale, riflettere e riprendere.
Oggi come allora la problematica che affrontano è tornata ad essere importantissima, con questa guerra che alla fine è purtroppo scoppiata e non solo per via dell’Ucraina.
OLTRE ALLA QUESTIONE RIARMO, Berlinguer insiste molto su un tema diventato oggi ancor più centrale, e alla pace strettamente connesso. E cioè la lucidissima presa di coscienza di esser arrivati, proprio all’inizio dei ’70, in occasione della prima crisi petrolifera e con tutte le conseguenze che questa innescò, ad una crisi ben più profonda e generale: quella del capitalismo.
Il capitalismo è giunto “a un punto in cui non sa più come uscire dalle sue contraddizioni provocate dall’impossibilità di estendere all’infinito la produzione di merci. E che comunque appare chiaro che tutti questi problemi rischiano di produrre nuove guerre suscitate dalla redistribuzione dei rapporti di forza nel mondo”.
Nelle riflessioni di Berlinguer emerge la necessità di insistere nella battaglia per far capire che la decrescita non è ritorno alla miseria ma un altro modello di felicità, non più fondato sull’accrescimento del Pil.
Vogliamo ricordare Enrico Berlinguer a 39 anni dalla sua scomparsa, che ci fu l’11 giugno del 1984, a 62 anni, e lo facciamo in questo mese in cui il nostro calendario DONNE PER LA PACE dedica il mese di giugno a Madre Teresa di Calcutta, una donna premio nobel, che alla cura e all’accoglienza degli ultimi ha dedicato un’intera vita.
Riteniamo che vi sia un filo rosso di collegamento tra Berlinguer, la pace e il ruolo delle donne nella pace, perché Berlinguer fu tra i primi a riconoscere un ruolo separato delle donne all’interno delle istituzioni con il coordinamento delle parlamentari comuniste.
Buona lettura a Voi Tutt* !!