Dipartimento Fondi Pensione – NEWS giugno 2023

IN EVIDENZA:

COVIP: Relazione Annuale 2022

Roma, 7 giugno 2023

Si è tenuta oggi a Roma presso la Camera dei Deputati la presentazione della Relazione annuale sull’attività svolta dalla COVIP nel 2022. Oltre a illustrare lo stato dei settori vigilati (fondi pensione e casse di previdenza) – le cui risorse sono complessivamente pari a circa 313 miliardi di euro riguardando oltre 12 milioni di soggetti tra iscritti e pensionati – la Presidente facente funzione della COVIP, Francesca Balzani, si è soffermata sulle prospettive evolutive di tali settori. Relazione Annuale sull’attività svolta dalla COVIP nel 2022

⇒ Comunicato Stampa COVIP su: www.covip.it

⇒ Il nostro articolo con la Relazione Annuale 2022 e presentazione del Presidente: www.fisac-cgil.it

Covip: La previdenza complementare ha mostrato resistenza

Presentata la Relazione 2022 della Commissione sullo stato dei settori vigilati, le cui risorse sono oggi pari a circa 313 miliardi

Dal sito: www.mondoinstitutional.com

Alla fine del 2022, i Fondi pensione in Italia sono 332: 33 Fondi negoziali, 40 Fondi aperti, 68 Piani individuali pensionistici (PIP) e 191 Fondi pensione preesistenti. Il totale degli iscritti alla previdenza complementare, invece, è di 9,2 milioni, in crescita del 5,4% in un anno, per un tasso di copertura del 36,2% sul totale delle forze di lavoro. È quanto emerso dalla Relazione Annuale della Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione), presentata questa mattina (7 giugno, ndr) presso la Camera dei Deputati a Roma, sullo stato dei settori vigilati (Fondi pensione e Casse di previdenza), le cui risorse sono complessivamente pari a circa 313 miliardi di euro, riguardando oltre 12 milioni di soggetti tra iscritti e pensionati.

Articolo completo su: www.mondoinstitutional.com

Roma, 7 giugno – Comunicato Stampa CGIL Nazionale

“La relazione della Covip conferma una gestione positiva dei Fondi pensioni negoziali, cioè i Fondi di previdenza complementare istituti dalla contrattazione fra le parti sociali. Ma evidenzia ancora una volta alcuni elementi critici che da tempo la Cgil chiede di affrontare attraverso il rilancio delle adesioni alla previdenza complementare negoziale, per renderla effettivamente accessibile anche a chi lavora nelle piccole imprese, nel mezzogiorno, e ai giovani e alle donne”. Così la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione commenta quanto emerso dalla relazione annuale sull’attività della Commissione di vigilanza sui fondi pensione 2022, presentata oggi alla Camera.

“I dati presentati infatti – spiega la dirigente sindacale – dimostrano che coloro che avrebbero più necessità di essere iscritti alla previdenza complementare non lo sono. I giovani e le donne non solo rischiano di non ricevere una pensione dignitosa, ma non potranno contare nemmeno sul secondo pilastro. Su di loro bisogna investire – prosegue Ghiglione – mettendo in campo politiche finalizzate alla creazione di nuova occupazione, al contrasto della precarietà: la strada esattamente opposta a quella intrapresa prima con la legge di bilancio e poi con il decreto lavoro”.

La segretaria confederale ricorda quindi le proposte della Cgil sulla previdenza complementare: “occorre prevedere un periodo di silenzio-assenso, affiancato da una adeguata campagna informativa e istituzionale, e meccanismi che consentano alle persone di poter scegliere liberamente di aderire. Inoltre, è necessario promuovere i fondi pensione negoziali anche nei settori ancora esclusi, come il comparto sicurezza”.
“Infine – conclude Ghiglione – bisogna riportare la tassazione degli investimenti dei fondi pensione alle precedenti aliquote più favorevoli, e promuovere le condizioni perché i fondi investano maggiormente nell’economia reale del Paese, prediligendo il sostegno alle infrastrutture, anche sociali”.

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FONDI PENSIONE, LA FOTOGRAFIA DEI MANDATI DI INVESTIMENTO A FINE 2022

Dal sito: fundspeople.com

Raffaela Ulgheri – 7 giugno 2023

I dati sulla previdenza complementare a fine 2022 forniscono lo spaccato di un settore competitivo in cui, accanto a fondi pensione negoziali (FPN) aperti (FPA) e preesistenti (FPP), oltre ai PIP (nuovi e vecchi) si muovono altri attori, in primis le società di gestione. E queste entità, nel complesso, sono oggetto di analisi nel Bollettino Statistico 87 pubblicato il 25 maggio da Mefop (con dati aggiornati al 2022).

Come di consueto, la società costituita dal ministero delle Finanze per lo sviluppo del mercato dei fondi pensione, censisce la platea degli iscritti alle forme di previdenza complementare e il patrimonio totale sulla base dei dati Covip. Ebbene al 31 dicembre 2022 si contano quasi 10,3 milioni di iscritti, con una variazione dell’1,49% rispetto a settembre dello stesso anno e oltre 205 miliardi di euro di attivo netto destinato alle prestazioni (ANDP), con un incremento dell’1,88% sul trimestre precedente.

Articolo completo su: fundspeople.com

Engagement, i Soci del Forum per la Finanza Sostenibile inviano una lettera allo Stato italiano

Dal sito: finanzasostenibile.it

30/5/2023 – Comunicato Stampa

L’obiettivo è sollecitare un confronto su specifici temi ESG con lo Stato italiano, in quanto emittente di obbligazioni e attore di primo piano per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati a livello nazionale. I fondi pensione Cometa e Pegaso fanno da capofila al gruppo di investitori istituzionali che hanno aderito all’iniziativa.

Avviare un dialogo costruttivo tra investitori e Stato italiano, inteso come emittente di titoli di debito, e chiedere un riscontro sulle azioni intraprese (e i progressi compiuti) dalle istituzioni pubbliche a sostegno di una transizione ecologica giusta e inclusiva. Si pone questi obiettivi l’iniziativa di engagement collettivo con lo Stato italiano coordinata dal Forum per la Finanza Sostenibile.  L’engagement può essere annoverato tra le strategie per prevenire il rischio di greenwashing e rappresenta un valido strumento a disposizione degli investitori per orientare positivamente i comportamenti dell’emittente su questioni di sostenibilità e aumentarne il grado di trasparenza.  L’avvio del confronto è stato annunciato da una lettera indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri e a diversi Ministeri e firmata da 40 investitori istituzionali tra asset manager, banche, imprese assicuratrici, casse di previdenza e fondi pensione, con il supporto di altre 37 organizzazioni che non investono in titoli di Stato. Capifila dell’iniziativa sono i fondi pensione negoziali Cometa e Pegaso, a cui aderiscono, rispettivamente, i lavoratori dipendenti dell’industria metalmeccanica e i dipendenti delle imprese di servizi di pubblica utilità.  L’operazione rientra nell’ambito di un gruppo di lavoro permanente sull’engagement, che il Forum per la Finanza Sostenibile ha avviato nel 2021 per i propri Soci, con l’obiettivo di valorizzare le esperienze della base associativa e facilitare l’avvio di iniziative comuni. In questo caso, il dialogo si focalizza sulle politiche dello Stato italiano su alcuni temi ambientali (adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, prevenzione dell’inquinamento e tutela della biodiversità), sociali (giusta transizione, promozione e protezione dei diritti umani, riduzione delle disuguaglianze) e di governance (parità di genere, prevenzione e contrasto alla corruzione), che hanno una rilevanza anche sul piano economico-finanziario. I temi sono stati individuati dal gruppo di lavoro, con il contributo di numerosi Soci non investitori.

Ndr:  tra i firmatari compare, insieme ad altri Fondi, il Fondo del Gruppo Banco Popolare

Engagement: 40 investitori istituzionali scrivono allo Stato

Dal sito: www.mondoinstitutional.com

L’iniziativa, coordinata dal Forum per la Finanza Sostenibile, vuole sollecitare un confronto su temi ESG con il Governo italiano.

L’operazione rientra nell’ambito di un gruppo di lavoro permanente sull’engagement, che il Forum per la Finanza Sostenibile ha avviato nel 2021 per i propri Soci, con l’obiettivo di valorizzare le esperienze della base associativa e facilitare l’avvio di iniziative comuni.

Commentando l’iniziativa, il Presidente del Fondo Cometa Riccardo Realfonzo ha sottolineato come “Cometa è in primissima linea nell’impegno per una finanza sostenibile. Dall’inizio dell’anno abbiamo votato in circa 130 assemblee di società di tutto il mondo e di cui abbiamo pacchetti azionari per spingere verso modelli di gestione aziendale sempre più trasparenti e rispettosi dell’uomo e dell’ambiente. Ora siamo lieti di essere capofila di questa iniziativa di engagement verso il Governo italiano promossa autorevolmente con il Forum per la Finanza Sostenibile. Il Governo dispone di tante leve per favorire la transizione ecologica e in generale accrescere la sostenibilità sociale, ambientale e di governance del nostro sistema produttivo. I firmatari del documento, che rappresentano numerosi tra i principali operatori finanziari attivi in Italia, si propongono di aprire un dialogo costruttivo con il Governo per procedere in questa direzione.

Articolo completo su: https://www.mondoinstitutional.com/R/Notizie/View/6043

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