Crédit Agricole DR Sicilia: chi ben ascolta è a metà dell’opera!

3 - Fisac Cgil

Lo avevamo detto (ma al dire il vero non era necessario essere Nostradamus…) che la gestione del CW del 22 maggio da parte della DR Sicilia era partita con il piede sbagliato.

Nelle ultime settimane, infatti, i colleghi e le colleghe ci hanno segnalato pesanti disfunzioni operative, logistiche e normative che hanno reso incandescente il clima e determinato situazioni paradossali.

Contrariamente al disposto normativo, le comunicazioni di trasferimento sono state effettuate all’insegna dell’informalità, generalmente con un colloquio telefonico tra HR e il dipendente, al quale solo in data 22 maggio -data di effetto dei provvedimenti- ha finalmente fatto seguito una lettera di conferma in cui si fa riferimento alla destinazione e al ruolo assegnato.

Diversamente da come ci era stato prospettato dall’azienda in semestrale, incomprensibile è apparsa, poi, la richiesta di affidare la logistica (documentazione da trasferire etc.) ai colleghi delle filiali in chiusura, già impegnati nello svolgimento dell’ordinaria attività operativa quasi sempre con organici ridotti all’osso. Le filiali, oramai diventate grandi “ripostigli” fatti di scatoloni, hanno fornito ai clienti, anch’essi si stanchi di sopportare disfunzioni, un’immagine poco decorosa della banca.

D’altro canto, le filiali strettamente interessate “all’ottimizzazione”, in cronica assenza di personale, devono quotidianamente fare letteralmente i salti mortali per aprire lo sportello e più volte sono costrette a ricorrere all’aiuto di colleghi delle filiali limitrofe per gestire l’attività ordinaria fatta di procedure frammentarie e cervellotiche, non adeguate all’attuale contesto di mercato, per le quali la prevista formazione rimane una chimera.

Come se tutto ciò non bastasse, le pressioni commerciali non si sono mai arrestate neppure per le filiali in chiusura! Immancabili sono le chat giornaliere del “buongiorno” che altro non celano se non una vera e propria pressione commerciale poiché seguite da richiesta di reportistica e telefonata per verifica degli appuntamenti. A questo si aggiungono le call per allineamenti commerciali convocate senza congruo anticipo spesso a ridosso della pausa pranzo (che puntualmente in questi casi salta) o della chiusura dello sportello.

Ricordiamo a tutti i colleghi che è stata istituita ed è pienamente operativa la Commissione Politiche Commerciali che raccoglie, in forma assolutamente anonima, le segnalazioni dei lavoratori che subiscono indebite pressioni.

Su sollecitazione delle OO.SS., lunedì scorso si è tenuto un incontro urgente con i Responsabili della Dr Sicilia alla presenza della Funzione Relazioni Industriali. Nel corso della riunione sono stati richiesti chiarimenti ed approfondimenti sulle diverse attività messe in campo dall’Istituto, apparse per lo più improvvisate e non adeguate rispetto all’impatto e alle dimensioni della riorganizzazione nel nostro territorio.

Pur accogliendo con favore la disponibilità, peraltro già manifestata in precedenti incontri, della DR ad ascoltare le istanze dei colleghi, non possiamo non far rilevare come le problematiche si ripresentino puntualmente senza che vengano posti in essere gli auspicati efficaci “rimedi”.

Se questo “grido di insofferenza” cadrà ancora una volta nel vuoto e non sarà seguito da concretezza, velocità operativa e gestionale ecco che ci troveremo di fronte ad un’altra occasione persa per far percepire alle colleghe ed ai colleghi di essere una reale parte attiva del più volte decantato progetto di crescita della neonata Dr Sicilia.

Per rimanere in tema di incongruenze e storture, ci chiediamo poi da dove scaturisca l’importo dei premi che in questi giorni sono stati erogati ad alcuni colleghi. E’ forse un premio DISCREZIONALE?

Se così fosse riteniamo si tratti di una scelta che alimenta l’individualismo a scapito del “ gioco di squadra “, più volte sbandierato!

Ancora una volta ribadiamo il nostro NO!!

NO a forme discrezionali, inique, divisive, che alimentano false aspettative: oggi brava/o e domani? Un fil rouge con un unico obiettivo: vendere, vendere, vendere… sempre e comunque!

Quanto sopra raccontato, è bene ricordarlo, comporta pesanti rischi di stress da lavoro correlato ed appare poco rispettoso della dignità personale dei colleghi siciliani che negli anni hanno sempre dimostrato capacità e professionalità messa al servizio del cliente e della banca.

Proprio in questi giorni, come se non bastasse, stiamo assistendo a numerose contestazione per le note caratteristiche, tema anch’esso segnalato in semestrale, frutto anche di una non adeguata e puntuale informazione ai colleghi (valutati e valutatori) che si sono visti ridurre dal fantomatico “tavolo di calibrazione” i giudizi loro assegnati.

Già i colleghi in occasione dell’indagine di clima IMR hanno espresso in maniera forte i disagi nella propria vita lavorativa. A questo punto è lecito domandarsi se qualcuno vuole screditare i colleghi siciliani per coprire invece inefficienze tutte dettate da una incapacità di programmazione ed organizzativa nella gestione delle problematiche.

Lo ribadiamo ancora un volta, e non finiremo mai di farlo: le scriventi OO.SS. metteranno in atto tutti gli strumenti a propria disposizione per tutelare la salute ed i diritti dei lavoratori, con la ferma convinzione che solo un effettivo continuo confronto e l’ascolto delle istanze che provengono dalla rete potrà essere di beneficio ad un sereno clima aziendale che ormai da troppo tempo non si riesce più a ricostituire.

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
DR SICILIA

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