
Il disimpegno totale di Hypo Group sul fronte italiano, infatti, riporta Megale, “potrebbe provocare la perdita di 370 posti di lavoro (290 in Hypo Bank e 80 in Hypo Leasing) nonostante che appena un paio di mesi fa si sia conclusa la procedura di licenziamento collettivo, per 97 persone, che aveva l’obbiettivo dichiarato di rilanciare la banca italiana”. A tal riguardo, fa sapere la categoria del credito della Cgil, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha provveduto ad incontrare congiuntamente Azienda e sindacati nella tarda mattinata di sabato scorso al fine di monitorare lo stato di gravità e le potenziali ripercussioni della crisi Hypo Bank.
Per Megale “le scelte sbagliate della dirigenza non possono continuare ad essere pagate dai lavoratori. Serve un piano industriale vero, che sia credibile ed orientato al rilancio operativo della banca sul territorio”. Per quanto attiene, invece, alle voci di una vendita di Hypo Bank ad altri operatori finanziari è opinione della Fisac-Cgil che “Governo e Banca d’Italia debbano agire di concerto per assicurare che non vada disperso l’importante patrimonio di professionalità e di valore, creato negli ultimi vent’anni, a sostegno dell’economia di intere regioni come Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia”.