Banche: Fisac Cgil, Accenture delocalizza servizi per Mps, 100 lavoratori a rischio

Fare subito chiarezza su scelta da forte impatto per settore

COMUNICATO STAMPA

Roma, 5 maggio – “Accenture delocalizza in India i servizi di backoffice bancario per Monte dei Paschi, finora affidati ad aziende italiane. Ad essere interessati ad oggi sono circa 100 lavoratrici e lavoratori coinvolti in lavorazioni che riguardano quasi tutte le attività esternalizzate a Fruendo, la società di servizi per Mps di Accenture, come, ad esempio, anticipi fatture, estinzione conti, bonifici, indagini e successioni, leasing e factoring, mutui e altro”. A denunciarlo è la Fisac Cgil Nazionale, riportando la scelta della multinazionale, tra i principali fornitori di servizi per il mondo bancario e assicurativo, “di ritrasferire all’interno del gruppo alcuni servizi utilizzando il proprio Delivery Center in India per poter sostenere la dinamica di riduzione di costi programmata nel contratto di servizio con Mps”.

Una scelta, quella di Accenture, che per la Fisac Cgil, sostengono i segretari nazionali, Chiara Canton e Riccardo Sanna, “pone due ordini di problemi: la delocalizzazione in ambito extraeuropeo di attività delicate, sensibili e strategiche, insieme al problema occupazionale, che questa scelta organizzativa di Accenture pone, per lavoratrici e lavoratori appaltati e interinali, i quali vedono a rischio il proprio posto di lavoro in ragione della delocalizzazione all’estero delle lavorazioni”.

Tale decisione costituisce poi, rincarano Canton e Sanna, “una forzatura inedita e rappresenta un precedente pericoloso per l’intero settore, proprio nel momento di presentazione della piattaforma di rinnovo del Ccnl del Credito che ha, tra gli altri temi, il rafforzamento dell’area contrattuale; inoltre, dal successo e dallo sviluppo di questa iniziativa potrebbero derivare altre forzature che deregolamenterebbero inevitabilmente tutto il mondo della fornitura di servizi finanziari, mettendo a rischio la tenuta occupazionale del settore”.

Inoltre, proseguono i segretari nazionali Fisac Cgil, “ci poniamo poi il tema della legittimità di tale operazione in termini di privacy e dati sensibili: le autorità regolatorie e di vigilanza hanno valutato con attenzione tutti gli aspetti? Se Accenture oggi delocalizza queste lavorazioni in India, quali altre avrà intenzione di portare fuori domani? Infine, è legittimo ed etico che una banca come il Monte dei Paschi, a ‘partecipazione statale’, consenta ad un proprio fornitore di spostare fuori dall’Italia lavorazioni così delicate e importanti? Noi crediamo che non lo sia e pensiamo che si debba fare chiarezza il prima possibile sulla vicenda che ha potenzialmente impatti enormi per tutto il mondo bancario e assicurativo e per tutti i settori ad esso collegati”, concludono Canton e Sanna.


Ufficio Stampa Fisac Cgil Nazionale
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