La presentazione a Roma, presso l’Auditorium Antoniano in viale Manzoni 1, della Piattaforma per il rinnovo del CCNL del Credito, redatta e approvata dai competenti organismi delle organizzazioni sindacali del settore, per poi essere sottoposta al vaglio finale delle lavoratrici e dei lavoratori in un articolato e capillare iter di assemblee in tutta Italia.
Banche: Fisac Cgil, piattaforma contratto atto politico per gestire trasformazione settore
Oggi attivo unitario, da 8 maggio a 30 giugno assemblee coi lavoratori
Roma, 3 maggio – “Sì è parlato di una piattaforma ricca, di una piattaforma ambiziosa. Noi pensiamo che sia un vero e proprio atto politico. Crediamo che in questa fase così complicata, di forte trasformazione del settore, il sindacato debba mettere in campo azioni politiche forti e non può avere un atteggiamento notarile”. Così la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, nel corso delle conclusioni, a lei affidate, dell’Attivo unitario per presentare la Piattaforma per il rinnovo del Ccnl del credito, promosso da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, in vista del confronto prossimo con Abi.
Un atto politico, ha aggiunto la dirigente sindacale, che si cala in un settore dove “la produttività in questo momento è maggiore dell’inflazione e, soprattutto, dove la redditività del sistema è salita al 39% rispetto all’anno precedente, con utili complessivi pari a 14,2 miliardi, di cui 12,2 già distribuiti tra dividendi e buy back”. Piattaforma che adesso sarà sottoposta al vaglio delle lavoratrici e dei lavoratori del settore: “Le assemblee inizieranno l’8 maggio e termineranno il 30 giugno – ha fatto sapere Esposito -. Dovranno essere capillari perché la piattaforma non si negozia solo a Roma ma serve la partecipazione e il sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori. La strada è in salita, dalle banche arrivano le prime lamentele circa prospettive non rosee per il settore. Ma c’è la volontà nostra, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, di gettare il cuore oltre l’ostacolo”.
Esposito ha poi elencato in sintesi i punti cardine della piattaforma: dall’inclusività al tema dell’occupazione, dall’organizzazione del lavoro alla digitalizzazione, dal tema salute e sicurezza a quello della formazione, fino alle questioni di genere. Per arrivare poi alla parte economica: “Ovvero – ha osservato la segretaria generale della Fisac Cgil – l’elemento di riconoscimento del lavoro, la condizione materiale delle lavoratrici e dei lavoratori. Su questo punto è stata costruita una richiesta di 435 euro lordi mensili per la figura media, insieme all’ampliamento degli scatti di anzianità e delle indennità, che va di pari passo con la richiesta di riduzione dell’orario di lavoro in ragione di una produttività molto alta del settore”. Per poi concludere: “Le richiesta in piattaforma sono un atto politico, non un albero di natale. Vogliamo sederci al tavolo, gestire le trasformazioni e rinnovare il settore, a partire dal ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori”, ha concluso Esposito.