All’interno del Piano di Prevenzione 2020-2025 della Regione Toscana si inserisce il progetto ministeriale coordinato dal PISLL (Ufficio prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro) di Pisa per la Prevenzione dello Stress lavoro correlato (SLC) nel settore bancario.
L’intervento prevede il coinvolgimento dei datori di lavoro oltre che delle OO.SS.
Come FISAC PISA siamo subito stati coinvolti e il nostro studio (Mannocci, Marchini et al. “Are bank employees stressed ?..” , International Journal Env. Res. Public Health) è citato nel Piano di Prevenzione tra le fonti che definiscono le evidenze scientifiche in tema di SLC nelle Banche.
La necessità di implementare proprio nel nostro settore questo piano deriva dalle evidenze , in termini di studi scientifici, ma anche di casi individuali (e numerosi) di bancari approdati al Centro Regionale per il Disadattamento lavorativo della Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.
Il Programma intende contribuire all’accrescimento ed al miglioramento del sistema di individuazione e gestione dei rischi psicosociali , attraverso un piano di monitoraggio sullo stato di attuazione delle indicazioni normative e tecniche e definizioni di standard di formazione e intervento e valutazione delle misure mitigatrici.
I gruppi bancari presenti nell’area nord ovest della Toscana (dove insiste il Piano) sono già stati contattati e dovranno consegnare una check list di autovalutazione entro il mese di giugno.
Seguiranno interventi formativi sugli RLS coordinati con le OO.SS. territoriali che potranno farsi promotrici di proposte e in cui non mancheremo di dare il nostro apporto come FISAC PISA.
Nel 2024 si avvierà la vera e propria fase di vigilanza da parte del PISLL nel campione di unità produttive che sarà selezionato come rappresentativo della Banche presenti nel territorio.
La vigilanza riguarderà aspetti tecnici ma dirimenti come , a titolo di esempio, la reale rappresentatività statistica del campione su cui viene svolta l’analisi approfondita, la corretta individuazione dei gruppi omogenei, l’implementazione delle “buone pratiche” definite da OSHA-EU e l’uso di questionari validati.
Particolare rilevanza riveste quest’ultimo aspetto, se è vero infatti che il contesto bancario necessita di strumenti di valutazione più aderenti al settore è anche vero che usare questionari con “items” modificati , non testati nella loro riproducibilità e non validati nel loro insieme inficia tutto il processo di valutazione dello stress lavoro correlato e questo fenomeno ha purtroppo preso piede nelle aziende bancarie rispondendo ad esigenze reali ma al di fuori di canoni scientifici di affidabilità.
Resta inoltre aperto il tema dei fattori “non valutati” come ad esempio lo “smart working “ e le “differenze di genere”.
Come FISAC Pisa crediamo fermamente nella necessità di supportare questo progetto ministeriale che la Regione Toscana, tramite il PISLL di Pisa, metterà a terra.
Progetto che risponde a istanze su cui come sindacato richiamiamo l’attenzione dal 2017 , anno di pubblicazione del nostro studio sullo stress nei bancari, primi a realizzarlo nel settore grazie anche alla collaborazione dell’Università La Sapienza di Roma, e che evidenziò un elevato uso di psicofarmaci tra lavoratori/lavoratrici e un disagio diffuso soprattutto tra il personale addetto al commerciale e tra le donne (link allo studio pubblicato: clicca qui)
Da allora la situazione non è certo migliorata e il problema è diventato un tema anche per la Sanità Pubblica.