Nei giorni scorsi si sono concluse le assemblee unitarie tenute dalle Segreterie nazionali a Firenze, Torino, Milano, Roma e Napoli aventi all’ordine del giorno la cessione del ramo di azienda dell’ICT di Ade-R a Sogei, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, e la riforma fiscale prevista dalla Legge delega con particolare riferimento alla riorganizzazione della riscossione.
Le assemblee sono state un primo momento informativo e di dialogo con le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente ed hanno visto un’ampia partecipazione dei colleghi a sottolineare come il momento che il Settore sta attraversando sia particolarmente critico; è stata confermata la netta contrarietà alla modalità con cui è stata disposta la cessione del ramo d’azienda soprattutto riguardo alle ricadute che ne deriverebbero per i lavoratori rispetto alle condizioni economiche, giuridiche, previdenziali e dal mantenimento dell’attuale sede di lavoro.
La disposizione contenuta nella legge non solo prevede per i colleghi coinvolti dalla cessione del ramo l’azienda ” l’applicazione della contrattazione collettiva di primo e di secondo livello applicata presso la SOGEI Spa e con salvezza di eventuali differenze retributive specificamente riscontrate con riferimento ai soli trattamenti minimi previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicati “ ma nemmeno garantisce i diritti acquisiti in materia di previdenza.
Tutto questo dovrà essere corretto e trovare il giusto riconoscimento nella stesura del Decreto Ministeriale, previsto dall’art. 1 c. 263 della Legge di Bilancio, che stabilirà le modalità applicative.
Al fine di poter tutelare adeguatamente le lavoratrici ed i lavoratori, abbiamo inviato al Ministro dell’Economia e delle Finanze formale richiesta di incontro urgente per essere coinvolti durante i lavori di definizione di suddetto Decreto Ministeriale, ma, al momento, non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
A fronte di questo assordante silenzio riteniamo indispensabile mettere in campo delle iniziative per proseguire una vertenza che dia voce ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che dovranno essere garantiti e stiamo pertanto organizzando un Presidio da tenersi davanti alla Sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze cui seguiranno ulteriori forti iniziative che potranno anche prevedere il coinvolgimento diretto di tutte le colleghe ed i colleghi.
Siamo di fronte ad un nuovo attacco che attraverso una legge è stato indirizzato all’intera Categoria e potrebbe rappresentare un precedente pericoloso per tutte le lavoratrici ed i lavoratori .
E’ importante essere preparati ad affrontare in modo adeguato la situazione che si sta delineando tenendo presente che sul Settore grava l’incognita della Legge di delega fiscale che , attraverso la previsione di interventi organizzativi sul Settore della riscossione “mediante il trasferimento delle funzioni e delle attività attualmente svolte dall’Agente nazionale della riscossione, o di parte di esse, all’Agenzia delle Entrate, in modo da superare l’attuale Sistema, caratterizzato da una netta separazione tra l’Agenzia delle Entrate, titolare della funzione della riscossione e l’Agenzia delle entrate-Riscossione, soggetto che svolge le attività della riscossione”, rappresenta una grave minaccia all’esistenza stessa della Categoria.
Proprio con riferimento alla delega fiscale approvata dal Governo e giunta recentissimamente in Parlamento per l’inizio dell’iter di legge, le Scriventi Segreterie nazionali chiederanno un’audizione presso la Commissione a cui sarà assegnata la discussione del testo al fine di sensibilizzare e far conoscere al Parlamento le perplessità su un’operazione che non condividiamo e che, in ogni caso, non può essere fatta senza le necessarie tutele ed il rispetto delle legittime aspettative della Categoria.
Roma, 29 marzo 2023
Le Segreterie Nazionali del Settore della Riscossione
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