MPS RSA Milano-Lombardia nord: Aspettando Godot!

Nei giorni scorsi abbiamo incontrato la locale direzione: tanti i temi trattati.
Ancora una volta abbiamo sottoposto il problema organici chiedendo la ricerca di soluzioni strutturali che permettano a questa banca di avere ancora un futuro. Carenza di organici aggravata dalle molteplici dimissioni – ben oltre il fenomeno fisiologico – e nuova organizzazione del lavoro inefficace e caotica, incidono pesantemente
sulla situazione di grave emergenza della DT Milano e Lombardia Nord.
Per anni l’azienda ci ha raccontato che i nostri distretti godevano di organici in equilibrio, spacciando la solita media del pollo come un mantra mentre permangono i vecchi disequilibri nella distribuzione delle risorse. Voler dare risposte facili e superficiali a problemi strutturali è controproducente per tutti, lavoratori, lavoratrici e Banca.
Le filiali aprono tutti i giorni e le casse anche, ma come? Con quali sacrifici chiesti ai colleghi? Con quali rischi operativi? La conservazione dei clienti passa solo attraverso la buona volontà dei lavoratori che ci mettono la faccia? La Banca che fa? Il cassiere “trasferello” come obbligo e non come disponibilità, l’appesantimento della linea valore con l’individuazione del referente prestiti, la ripresa delle pressioni commerciali e delle richieste previsionali, la chiamata in causa di uffici che supportano la rete per, viceversa, sollecitare le filiali sui loro adempimenti: sono queste le soluzioni messe a terra dalla Banca!
Le risorse di DG sulla piazza milanese sono ridotte ai minimi termini, gli uffici soffrono a causa della fuori uscita di importanti professionalità, di carichi di lavoro eccessivi e altissimi rischi operativi. A tal proposito abbiamo chiesto un incontro, che ci è stato assicurato, verrà svolto a breve per il tramite della Direzione risorse umane di Milano e Lombardia Nord, visto il verificarsi di gravi episodi di disagio tra i colleghi.
Da tempo chiediamo di avere dati di dettaglio sui carichi di lavoro e sulle scoperture per ruolo e per filiale. Questi dati ci vengono negati, precludendo la possibilità di un reale confronto sulle criticità che pervadono il quotidiano lavorativo. Sappiamo dalle segnalazioni dei colleghi che ci sono portafogli non assegnati ad alcun gestore e portafogli assegnati ben oltre i limiti fissati dalla stessa azienda e quindi ben oltre la possibilità di un seguimento ottimale.
Sappiamo anche delle ore di lavoro “straordinario” non segnalate e quindi regalate: è bene che a tale proposito l’azienda faccia chiarezza alla materia. Se l’azienda autorizza il lavoro straordinario, le ore vanno riconosciute e retribuite, perché il lavoro non deve essere svalorizzato. Diversamente, l’azienda si rende responsabile della inosservanza del dettato contrattuale che norma con precisione la materia.
Ferie: a breve inizierà il periodo estivo delle ferie. In quanto assenze programmate con largo anticipo, sarebbe un errore se l’azienda non si attivasse da subito per soluzioni organizzative che evitino rincorse dell’ultimo minuto.
Se l’azienda guarda solo alle sue esigenze, oltretutto negando le moltissime criticità che le organizzazioni sindacali stanno segnalando in tutt’Italia, le soluzioni operative e organizzative adottate non possono funzionare e infatti non stanno funzionando. Non ci interessa che l’Azienda ci dica che va tutto bene. Noi chiediamo di poter discutere dei problemi che sono tanti e che richiedono l’individuazione di soluzioni condivise che tengano conto non solo delle esigenze aziendali ma anche dei bisogni dei lavoratori.
Avere un futuro che sia migliore comporta il miglioramento del clima e del benessere lavorativo. La strategia del bastone e della carota non può funzionare ancora a lungo, ancor meno se il bastone è senza la carota. La pazienza comincia a scarseggiare…
Milano, 23 marzo 2023

LE SEGRETERIE

1 - Fabi 2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca
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