IN EVIDENZA: Riportiamo una interessante analisi svolta da MEFOP in tema di attuazione dei Regolamenti delegati UE 2022/1288 e 2023/363 (normativa SFDR) da parte dei Fondi Pensione.
I Fondi pensione alla prova della Sfdr
Di Antonello Motroni – MEFOP
dal sito: /www.mefop.it
Con l’emanazione dei Regolamenti delegati UE 2022/1288 e 2023/363 sono stati definiti nel dettaglio gli schemi di reporting richiesti dai vari adempimenti della Sfdr. I partecipanti ai mercati finanziari possono valutare appieno la portata dei nuovi adempimenti, sia in termini di informazioni da trasmettere, sia per quanto attiene i flussi di dati necessari ad alimentare i nuovi tracciati.
La Circolare Covip 5910/22 del 2112/2022 ha inoltre coordinato la tempistica dell’entrata in vigore degli atti delegati con la normativa italiana sulla trasparenza e i bilanci/rendiconti (per i Fp aperti).
Negli atti delegati sono riportati gli schemi da utilizzare per la Dichiarazione di considerazione dei Pai a livello di entità, oltre che quelli cui fare riferimento per la nota informativa e i bilanci/rendiconti nel caso di comparti che promuovono caratteristiche sociali e ambientali (art. 8) o che hanno come obiettivo la realizzazione di investimenti sostenibili (art. 9). Da ultimo, danno indicazioni per la costituzione della sezione del sito internet “Informativa sulla sostenibilità” e per la dichiarazione di mancata considerazione degli effetti negativi degli investimenti sui fattori di sostenibilità. Durante il mese di novembre 2022 Mefop ha svolto una nuova disamina delle note informative e delle ulteriori informazioni disponibili sui siti internet relativamente alla Sfdr, facendo seguito a quella effettuata nello stesso periodo del 2021.
In linea generale, se per quanto attiene alla trasparenza sulla considerazione dei rischi di sostenibilità negli investimenti tutti gli operatori si sono largamente adeguati, anche in virtù dell’attuazione di Iorp 2, relativamente agli altri profili del regolamento (considerazione dei PAI e qualificazione dell’offerta d’investimento art. 8 o art. 9, rispettivamente, light e dark green) i fondi pensione continuano a muoversi con prudenza e le esperienze continuano ad essere piuttosto limitate. In taluni casi, seppure circoscritti, si palesano anche i primi cambiamenti, in senso più prudente, rispetto alle scelte iniziali. Di seguito si forniscono le principali evidenze della nuova indagine per i fondi negoziali, aperti e per un campione di fondi preesistenti.
Articolo completo: www.mefop.it
I Fondi pensione dovranno istituire un canale per il whistleblowing L'obbligo, stabilito da una Direttiva Ue, riguarda i Fondi rientranti nella
L’obbligo, stabilito da una Direttiva Ue, riguarda i Fondi rientranti nella disciplina IORP II ed entrerà in vigore il prossimo 15 luglio.
dal sito: www.mondoinstitutional.com
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24, che prevede l’obbligo di istituzione di un canale di segnalazione interna riguardo le violazioni delle disposizioni normative nazionali (whistleblowing) per i Fondi pensione rientranti nella disciplina IORP II a partire dal 15 luglio.
L’obbligo riguarda anche gli Enti privati con più di 50 lavoratori subordinati e a quelli che hanno adottato un modello 231. L’entrata in vigore è posticipata al 17 dicembre per i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, fino a 249. Il decreto legislativo è stato varato in attuazione della direttiva Ue 2019/1937 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 23 ottobre 2019.
Vedi il Dlgs: www.gazzettaufficiale.it
Fondi pensione, Corbello (Assoprevidenza): “Alle banche depositarie le verifiche Esg”
Dal sito: www.focusrisparmio.com
Affidare alle banche depositarie le verifiche delle caratteristiche Esg degli investimenti dei fondi pensione. La proposta arriva da Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, e ha già raccolto il favore del mondo previdenziale e degli stessi istituti. A trarne vantaggio, infatti, sarebbero tutti gli attori interessati: per le banche si aprirebbe un nuovo spazio di mercato, mentre gli enti potrebbero beneficiare di una razionalizzazione operativa su una materia complessa e ancora in divenire.
Articolo completo: www.focusrisparmio.com
PreviBank ha avviato un terzo comparto Sostenibile
Il nuovo Bilanciato Sostenibile, conforme all’Art. 8 SFDR, sarà investito principalmente in strumenti obbligazionari (65%).
PreviBank (Fondo Pensione Complementare per i Dipendenti del Settore Bancario e Creditizio) ha comunicato l’attivazione del nuovo comparto Bilanciato Sostenibile a partire dal mese di marzo. Insieme ai due comparti Assicurativo e Finanziario già esistenti, la nuova linea completa l’offerta del fondo integrando un comparto obbligazionario intermedio tra i due attuali.
Il nuovo comparto è compatibile con l’Articolo 8 del Regolamento sull’informativa di sostenibilità dei servizi finanziari (Regolamento SFDR UE 2019/2088) e risulta mediamente investito per circa il 35% in strumenti azionari e per circa il 65% in strumenti obbligazionari e monetari. Il comparto Bilanciato Sostenibile potrà accogliere i primi flussi contributivi di marzo 2023 e il valore quota di partenza, al 31 marzo 2023, sarà fissato in 10 euro.
“Al fine di permettere a ciascun Associato di valutare e scegliere fin da subito, del tutto o in parte, il nuovo terzo comparto Bilanciato Sostenibile sarà eccezionalmente derogato il limite temporale di 12 mesi per gli switch e sarà possibile, indipendentemente dalla data dell’ultimo switch elaborato (o dalla prima adesione al fondo), effettuare una nuova richiesta di variazione del profilo purché formalizzata nella finestra temporale dal 1° marzo al 30 giugno 2023“, scrive PreviBank in una nota.
PreviBank contava circa 27.600 iscritti e una capitalizzazione complessiva pari a 2,4 miliardi di euro (al 31 dicembre 2021).
Per leggere la circolare di PreviBank, cliccate qui.