Oggi pubblichiamo l’ultimo video programmato per ricordare la Giornata Internazionale della Donna, appena trascorsa.
Si tratta dell’incipit dell’intervento del S.G. della CGIL, che conclude i lavori del nostro Congresso di Categoria.
Maurizio Landini esordisce con un tributo di riconoscenza a tutte le donne iraniane perché la loro lotta è una lotta per la democrazia.
E ci conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, che la lotta per i diritti e la libertà delle donne è la condizione per la libertà e i diritti di tutti.
Di fronte al fenomeno dei femminicidi, è necessaria un’assunzione di responsabilità da parte degli uomini dell’organizzazione.
Se ne discuterà al Congresso Confederale, di come gli uomini dovranno mettersi in gioco, per aprirsi ad un cambiamento culturale profondo, di lettura e di approccio, che si fondi sul riconoscimento del valore della differenza di genere, ma anche sul rispetto delle altre persone.
Quindi, oltre all’azione contrattuale per realizzare la parità sul lavoro e oltre a ciò che le donne CGIL decideranno di fare, come organizzazione dovremo fare di più.
Solo così potremo passare dalle parole ai fatti.
Questo stralcio dell’intervento di Landini ci suggerisce l’idea di un percorso ancora appena abbozzato per affrontare in modo nuovo il tema della violenza contro le donne, uno sguardo sul futuro, che utilizziamo oggi simbolicamente per traghettarci oltre l’otto marzo.
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