Trascorsi tre mesi dall’esodo e dopo la messa a terra della riorganizzazone di ciò che è rimasto, tracciamo un parziale bilancio, dal punto d’osservazione delle lavoratrici e dei lavoratori di questa piazza e del Sindacato del Primo Tavolo che li rappresenta.
Negli ultimi mesi, come RSA di Roma abbiamo svolto un paio di incontri con la Direzione locale, per avviare una discussione sugli effetti della riorganizzazione. Al momento, abbiamo potuto svolgere una parziale analisi dei dati aggregati relativi agli effetti delle uscite relative alla Rete, non essendoci stati ancora forniti i dati riguardanti gli uffici di DG e di DTR. Ribadiamo che le RSA di Roma e Provincia rappresentano TUTTI e TUTTE le colleghe/i che lavorano nel territorio, indipendentemente dalla filiera di appartenenza e che di conseguenza ci aspettiamo, a stretto giro e come già richiesto in modo ufficiale, che la Banca crei le condizioni affinché si possa intavolare un approfondimento anche sugli uffici “non di rete”.
Il primo dato che balza all’occhio, dati alla mano, è il fatto che l’Azienda abbia recuperato la maggior parte delle risorse dalle linee che più di tutte, in questo momento, soffrono per una gravosa e mal distribuita mole di lavoro: la linea Valore, Operatori di Filiale/ODS e ex-Supporti Operativi. NON VA TUTTO BENE…
Nonostante le roboanti dichiarazioni su un modello organizzativo “semplice ed efficiente”, la Banca continua ad avere un’organizzazione interna di fatto invariata, con le stesse problematiche organizzative, le stesse lungaggini, la stessa carenza di assistenza. Il tutto acuito dalla mancanza di personale anche nelle strutture di supporto. NON VA TUTTO BENE…
In conseguenza di ciò, i carichi di lavoro risultano quanto mai pesanti e mal distribuiti, perché per presidiare i ruoli considerati “commerciali” si sono lasciati in balia degli eventi cassieri, ex-supporti operativi, addetti valore e più in generale tutto ciò che non è “portafogliato”. Per non parlare degli uffici di DG a supporto della rete, anch’essi svuotati in larga parte dall’esodo e lasciati operare con le stesse regole d’ingaggio di sempre e con carichi inevitabilmente aumentati. NON VA TUTTO BENE.
I rischi operativi, alla luce di tutto ciò, rappresentano ancor di più un pericolo per i colleghi e per la Banca stessa. Invitiamo nuovamente tutti e tutte a porre la massima attenzione dando priorità assoluta al presidio dei rischi. NON VA TUTTO BENE.
Ci preme anche ribadire che, in questa situazione di notevole difficoltà e cambiamento, è necessario che le responsabilità e le funzioni siano ben chiare e delineate, in particolare per quanto riguarda la gestione del personale, ed è fondamentale che la stessa venga operata dalla filiera HR senza ingerenze indebite da parte di altre funzioni, in particolare dalle funzioni apicali di tipo commerciale. NON VA TUTTO BENE!
Ultimo quindi, ma non meno importante, capitolo pressioni commerciali. Come tutte e tutti sanno, Banca compresa, queste OO.SS. sono sempre state al fianco di lavoratrici e lavoratori per arginare questa deriva, presente purtroppo anche nella nostra azienda ed in tutto il settore. Nel tempo abbiamo utilizzato tutti gli strumenti a nostra disposizione, dalla denuncia, allo scontro, all’attivazione della Commissione politiche commerciali. Questo ci ha consentito di ristabilire, negli ultimi anni, un clima accettabile. Ci teniamo pertanto a ribadire che, se a qualcuno venisse la tentazione di un ritorno al passato, già vissuto, introdurremmo ogni strumento utile a ristabilire quanto faticosamente conquistato!
NOI FAREMO IN MODO CHE VADA MEGLIO, proseguendo nel percorso intrapreso sfruttando gli spazi negoziali, con la consapevolezza che il momento nella sua straordinarietà ci permette di utilizzare ogni strumento a disposizione rinveniente dagli accordi e dal CCNL per salvaguardare le lavoratrici ed i lavoratori del Monte. A tal proposito, in previsione della compilazione del piano ferie che è richiesta in questi giorni, invitiamo tutte e tutti a segnalarci qualunque forzatura o distorsione operata dall’Azienda.
Ricordiamo inoltre il rispetto del normale orario di lavoro. Ogni prestazione straordinaria deve essere preventivamente autorizzata e regolarmente registrata. Il lavoro non può essere gratuito!
Per quanto riguarda lo smart working, invitiamo in particolare i colleghi della Rete per i quali è difficile portare a termine la formazione in modo corretto ed approfondito rimanendo nella propria postazione di lavoro, a richiederlo e concordarlo con il responsabile dell’unità operativa, essendo uno strumento utile a consentire di ultimare in modo appropriato i piani di re-skilling previsti.
Roma, 6 Marzo 2023
Le Segreterie RSA