Per celebrare la Giornata Internazionale della Donna trasmetteremo 3 video estratti dal Congresso Nazionale della Fisac, che riguardano in specifico le donne.
- Oggi 7 marzo trasmettiamo il nostro intervento come Esecutivo Donne Nazionale.
- Per l’8 marzo pubblicheremo l’intervento di Parisa Nazari, attivista e mediatrice interculturale, ospite del nostro Congresso.
- E il 9 marzo focalizzeremo l’attenzione su alcuni passaggi delle conclusioni di Maurizio Landini, che riassumono l’impegno della CGIL sulla questione di genere.
“LAVORO, FINANZA, PAESE”: questo il titolo scelto dalla Fisac per il suo Congresso Nazionale.
Come si declinano queste parole e questi temi al femminile? E’ stata la domanda che ci siamo poste come Esecutivo Donne.
In che PAESE vivono le donne? o muoiono!… 120 sono le donne vittime di femminicidio in Italia nel corso del 2022.
Per commemorare questa strage, abbiamo chiesto un minuto di silenzio. E tutta la platea del Congresso si è alzata in piedi, in memoria delle vittime della violenza maschile, perché la nostra è un’organizzazione attenta e sensibile alle persone più fragili e attiva nel contrasto alle disuguaglianze.
Sappiamo che il femminicidio è solo l’espressione estrema di una violenza endemica contro le donne, che assume diverse forme e non conosce confini.
Quindi noi chiediamo alla Fisac un impegno concreto contro le disparità di genere.
Nel nostro Congresso si è discusso di come indirizzare la FINANZA, perché assuma un punto di vista etico e si informi ai principi della sostenibilità ambientale e sociale. Dal punto di vista delle donne, questo significa favorire l’emancipazione economica e sociale delle lavoratrici, ma anche delle imprenditrici e delle clienti.
“Diamo credito alle donne” resta il nostro manifesto politico anche per questo 8 marzo.
E che dire sulla parola LAVORO dal punto di vista delle donne? La contrattazione in categoria deve fare un salto di qualità.
Non possiamo limitarci a favorire la conciliazione vita-lavoro e non basta neppure incentivare la condivisione delle attività di cura.
Dobbiamo intervenire sulle disparità salariali e di carriera e ridurre la disuguaglianza più iniqua, quella per cui una donna vale di meno, solo per il fatto di essere donna.