GRUPPO UNIPOL: Domande e Risposte, di tutto ma non tutto #53

ASSEGNO UNICO FIGLI: 

Integrare la domanda ai 18 anni

L’INPS con il messaggio 1714 ha fornito una serie di chiarimenti rispetto all’Assegno unico universale dei figli, tra cui il blocco dell’erogazione al raggiungimento della maggiore età del figlio.

Nel caso si abbiano più figli e solo uno diventa maggiorenne sarà bloccata solo la sua quota.

L’assegno unico, come è noto, viene erogato per tutto il periodo della  minore età, decorrendo già dal settimo mese di gravidanza, più gli anni che vanno dai 18 ai 21 solo nel caso in cui si possegga almeno uno dei seguenti requisiti:

  • Frequentare un corso di formazione scolastica o professionale, oppure un corso di laurea;
  • Svolgere un tirocinio o un’attività lavorativa e possedere un reddito complessivo che nel 2022 sia inferiore a 8.000 euro;
  • Essere registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • Svolgere il servizio civile universale.

Cosa fare per continuare a percepire l’assegno unico per i figli che diventano maggiorenni?  

La domanda già presentata, come specificato dall’INPS, non decade ma sarà necessario che il genitore la integri accedendo online sul sito dell’INPS, nell’apposita area “ Consulta e gestisci  le domande che hai presentato” :

E’ prevista, inoltre, la possibilità che sia il figlio maggiorenne a presentare la domanda ex novo e percepire direttamente l’Assegno Unico Figli fino all’età di 21 anni.

L’integrazione della domanda può essere fatta nei limiti dell’anno di riferimento dell’Assegno Unico. e cioè fino al 28 febbraio dell’anno successivo.  In pratica l’annualità canonica dell’Assegno Unico non coincide con l’anno solare (che va dal 1° gennaio al 31 dicembre), ma va dal 1° marzo al 28 febbraio dell’anno successivo.

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